Vendere senza un negozio? Sì, con il dropshipping !
L'immagine raffigura una transazione online che potrebbe avvenire tramite dropshipping

Indice

Il dropshipping è un sistema di vendita da applicare all’ e-commerce. La parola “Dropshipping” è sulla bocca di tanti marketers: alcuni la ritengono la nuova frontiera del commercio online, per altri è una modalità di vendita allettante, ma non povera di criticità a cui prestare attenzione. Dove la sta la verità? Il proverbio dice che sta nel mezzo, secondo me, invece, la verità sta nella conoscenza approfondita, sia teorica che pratica, di una determinata modalità di vendita, prima di fornire dei giudizi e consigliarne l’utilizzo.

Proprio per questo motivo, oggi ho deciso di parlarti del dropshipping: ti spiegherò cos’è, come funziona, come iniziare, quali sono i vantaggi e le criticità connesse. Inoltre, ti fornirò qualche consiglio su come trovare fornitori seri ed affidabili, punto cruciale per chi si avvicina a questo tipo di attività come intermediario, oppure, nel caso tu fossi un venditore, come reperire dropshipper per sponsorizzare i tuoi prodotti. Mettiti comodo, iniziamo!

Cos’è e come funziona il dropshipping

“Droshipping” significa letteralmente “Spedizione a goccia”  e si tratta di una modalità di vendita che prevede la partecipazione di 3 figure distinte: l’ intermediario detto anche “Dropshipper”, il fornitore e l’ acquirente. In sostanza, il dropshipping permette all’ intermediario/dropshipper di avviare la propria attività di commercio elettronico senza possedere effettivamente né la merce, né tantomeno un magazzino di stoccaggio dove depositarla, garantendo quindi costi iniziali bassi.

Come è possibile una dinamica simile? Alla base è presente un accordo tra il dropshipper e il fornitore. Ecco un esempio concreto che può aiutarti a capire, nel dettaglio, come avviene una vendita in dropshipping: poniamo che tu, il dropshipper, abbia una grande passione per la fotografia  e una conoscenza importante riguardo le macchine fotografiche, sapresti descriverne nel dettaglio ogni caratteristica, dalle macchine fotografiche digitali di ultima generazione fino a quelle vintage, come le polaroid.

Mosso dalle tue competenze, hai deciso quindi di lanciarti nel business delle fotografia e delle relative attrezzature fotografiche, però:

  • Non hai budget a disposizione per comprare un discreto numero di macchine e attrezzature fotografiche;
  • Non hai a disposizione un magazzino per depositare la merce;
  • Non puoi sostenere i costi d’apertura di un negozio fisico;
  • Non sai come organizzare la distribuzione, le spedizioni e non ti interessa occupartene;

Il dropshipping come opportunità

Se ti riconosci nella situazione descritta, il dropshipping potrebbe essere un’opportunità per non rinunciare alla tua idea commerciale di vendere macchine e attrezzature fotografiche, riducendo però al minimo i costi. Per iniziare, infatti, le tue risorse economiche dovranno essere sufficienti per:

  • Acquistare un dominio su Internet;
  • Costruire il tuo e-commerce, da solo se ne possiedi le competenze o affidandoti ad un professionista per impostarlo secondo le norme vigenti, mettendoti in regola con le norme fiscali e legali;
  • Analizzare, testare il mercato e la nicchia di riferimento a cui hai deciso di rivolgerti;
  • Programmare e avviare una campagna di marketing, infatti, posizionarsi sul web e suoi social media sarà di fondamentale importanza sia per farsi conoscere dai clienti sia per stringere rapporti e accordi con i fornitori;

Attenzione quindi, non stiamo parlando di un business a costo zero, ma di un business che prevede costi consistentemente più bassi rispetto a quelli che avresti dovuto sostenere per acquistare la merce, affittare o comperare un magazzino, occuparti della distribuzione, della spedizione etc.

Il processo d’acquisto in dropshipping

La riduzione delle spese e la modalità di vendita descritta saranno possibili perché, dopo aver trovato un fornitore che possieda lui stesso sia la merce che il magazzino, il tuo ruolo in quanto dropshipper sarà quello di sponsorizzare le macchine e l’attrezzatura fotografica nel tuo e-commerce. Una volta che il cliente acquisterà uno dei tuoi prodotti, poniamo una macchina fotografica da 200,00 euro, tu manderai l’ordine al tuo fornitore, pagando il prezzo all’ ingrosso, ad esempio una cifra intorno ai 150,00 euro. A questo punto incasserai il tuo profitto di 50,00 euro e il fornitore spedirà direttamente il prodotto al cliente.

Ho fatto l’esempio delle macchine e dell’attrezzatura fotografica, ma è possibile vendere qualsiasi oggetto, che sia legale ovviamente: può trattarsi di un prodotto legato al campo delle tue competenze, fattore che potrai usare a tuo vantaggio nella fase di descrizione e promozione.  Oppure puoi vendere un oggetto di tendenza come quelli appartenenti al mercato tecnologico: vedi i caricatori portatili per cellulari, i kit di pulizia per gli airpods o, ancora, un prodotto di nicchia come gli accessori destinati ai proprietari di animali domestici.

Per rendere meglio l’idea, lo schema che ho appena descritto riguardante il processo di acquisto e spedizione del prodotto, è riassunto in un’info-grafica chiara ed intuitiva pubblicata da Shopify .

Come vedi le alternative non mancano, così come i vantaggi ( tanto per citarne uno, il budget da investire relativamente basso rispetto alle opzioni tradizionali), ma ti avviso che il dropshipping presenta anche delle criticità ed è meglio prenderle in considerazione e analizzarle attentamente prima di buttarsi a capofitto in questa particolare modalità di vendita online.

La foto mostra un pc collegato ad un sito e-commerce che potrebbe utilizzare il dropshipping

Dropshipping: vantaggi e criticità

Come ogni business, anche quello del dropshipping presenta vantaggi e criticità che occorre esaminare per evitare di disperdere tempo, risorse finanziarie e soprattutto per bloccare sul nascere aspettative irrealistiche.

Vantaggi

Come già accennato, sicuramente uno dei maggiori vantaggi del dropshipping è la possibilità di avviare un’attività commerciale con costi bassi rispetto agli investimenti necessari per l’apertura e la gestione tradizionale di un negozio. Non dovrai pagare la merce in anticipo (rischiando così di avere delle rimanenze invendute) né gestire il magazzino o preoccuparti della distribuzione di ciò che vendi. Queste sono tutte mansioni di cui si occuperà il fornitore che dovrà essere una persona seria, competente e affidabile, ma tornerò su questo punto più avanti.

Un ulteriore risparmio è rappresentato dal fatto che, per fare dropshipping, avrai bisogno principalmente di un pc e di una connessione internet. Non dovrai affittare né lo spazio per l’apertura di un negozio fisico, né tantomeno un ufficio, ma potrai lavorare da casa o in qualunque posto preferisca. In ogni caso, se hai sempre lavorato in ufficio e il lavoro da remoto ti suona come qualcosa di “distante” dal tuo modus operandi, ti consiglio di leggere il mio articolo sullo smart working con i 9 consigli per ottimizzare tempo e risorse.

Ti ho parlato di un risparmio di tipo economico, ma in realtà si risparmia anche tempo perché ogni passaggio della transazione è svolto online, compreso quello di invio dell’ordine al fornitore che si occuperà delle questioni logistiche e di tutto ciò che ho elencato prima.

Inoltre, un ulteriore vantaggio è quello legato al punto di vista fiscale, come riporta Agenda Digitale nell’ articolo dedicato al dropshipping, infatti, la gestione di un-ecommerce, sia che si utilizzi il dropshipping o meno, è più agile in confronto a quella di un negozio fisico.

Nel caso tu sia un venditore e non l’intermediario/dropshipper, sappi che questa modalità di vendita presenta dei vantaggi anche per te: non dovrai preoccuparti delle questioni legate al marketing e alla pubblicità, area, invece, su cui l’intermediario concentrerà le sue energie per  costruire e ed imporre la propria presenza online, promuovendo i tuoi prodotti che, altrimenti, non avrebbero la medesima visibilità. L’intermediario potrà utilizzare tutti gli strumenti di marketing di cui dispone concentrandosi, ad esempio, sulla creazione di campagne pubblicitarie da condividere sui social media strutturando funnel di vendita e ads performanti capaci di incrementare le conversioni.

Sembra un sistema perfetto, vero? Alt! Prima di partire in quarta, lascia che ti illustri le criticità.

Attenzione alle criticità!

Una prima criticità da valutare attentamente quando si parla di dropshipping è proprio quella di riuscire a trovare fornitori seri ed affidabili con prodotti di qualità per non rischiare di avere ordini su ordini commissionati, inoltrati e mai spediti.

Il secondo svantaggio da sottolineare è che, sebbene l’attività di per sé richieda costi piuttosto bassi, il guadagno inizialmente è altrettanto ridotto, per non dire scarso, infatti, dal prezzo pagato dall’acquirente occorre togliere il costo del prodotto pagato al fornitore e le spese relative a marketing e pubblicità.

Come riporta Millionaire:

“I contratti di dropshipping prevedono che il venditore trattenga una percentuale del 15% per i prodotti di informatica ed elettronica. Per l’artigianato si sale al 60-70%. I costi sono legati alle spese di pubblicità. La redditività media è tra il 20 e 30% del fatturato.”

Risulta logico che, per rendere il business effettivamente sostenibile, riuscendo a guadagnare, senza andare in perdita,  è necessario coltivare un buon numero di clienti interessati ai prodotti proposti e trovare dei fornitori onesti che propongano prezzi equi.

Infine, mi sento di metterti in guardia dalle truffe e dai malintenzionati che potrebbero servirsi del dropshipping per scopi tutt’altro che nobili: possono esserci intermediari che, una volta incassati i soldi dell’acquisto,  non inviino l’ordine al fornitore oppure fornitori che, ricevuti i soldi, non spediscano la merce. Non è semplice trovare professionisti con i quali collaborare, quindi, sia che tu stia cercando un intermediario o sia che tu voglia collaborare con un fornitore, presta attenzione alle seguenti indicazioni:

  • Verifica in maniera certosina l’ affidabilità dei soggetti coinvolti;
  • Se sono presenti, leggi ogni recensione e/o feedback sulla pagina del dropshipper e del fornitore;
  • Oltre a leggere le recensioni, contatta personalmente più persone possibili tra gli autori delle recensioni e chiedi conferma di esperienza diretta comprovata, questo perché, purtroppo, anche le recensioni a volte si rivelano non veritiere;
  • Non impelagarti con ordini importanti verso fornitori sconosciuti: testa inizialmente la collaborazione con prodotti non onerosi per capire se davvero puoi fidarti, vedere nel concreto come si comporta il fornitore e quando spedisce la merce;
  • Se sei agli inizi, muoviti con cautela per non rischiare di disperdere inutilmente le risorse economiche che hai deciso di investire;
L'immagine mostra le icone relative al commercio online

Muovere i primi passi con il dropshipping

Dopo aver chiarito in cosa consiste il dropshipping, quali sono i vantaggi e le criticità legate a questo modello di business, ti mostrerò brevemente quali sono le piattaforme e gli strumenti pratici per iniziare concretamente l’attività di dropshipper o intermediario.

  • Utilizza Shopify o altri CMS adatti per creare il tuo e-commerce o negozio online: Shopify è uno tra i più avanzati sistemi di e-commerce esistenti che permette all’utente di creare un negozio online in modo semplice ed intuitivo per vendere i prodotti scelti.
  • Allestisci e rifornisci il tuo negozio grazie ad AliExpress e Oberlo: se ti stai chiedono dove trovare prodotti con relative descrizioni e immagini, queste piattaforme potranno rispondere alle tue esigenze. Tramite Aliexpress importerai la descrizione del prodotto e le immagini, avendo la libertà di scegliere il prezzo e le quantità. Utilizzando Oberlo, invece, potrai importare i prodotti dal marketplace di AliExpress. Quest’ app, infatti, sincronizzerà le tue impostazioni da AliExpress alla vetrina del tuo shop su Shopify. Una volta che avrai venduto il tuo prodotto dovrai poi comprarlo dal fornitore su AliExpress e, a questo punto, sarà compito suo spedirlo al cliente.
  • Infine, tutela sia te stesso che il tuo cliente scegliendo metodi di pagamento sicuri come Paypal e Skrill. Il primo è un servizio che ti permette di effettuare pagamenti, ricevere e spedire denaro senza dover immettere costantemente i tuoi dati finanziari. Il secondo, accessibile sia da desktop che da app mobile, tramite portafoglio digitale, consente, tra le varie funzioni, le transazioni online, l’invio e la ricezione di denaro. Nel caso tu decida di adoperare Skrill sappi che potrai richiedere una carta prepagata “Skill Prepaid Mastercard” che, a differenza delle prepagate tradizionali, non è in alcun modo collegata al tuo conto corrente bancario, ma solo all’account che hai creato su Skrill.
  • Se invece hai dei tuoi prodotti o vuoi vendere con prodotti di terzi (esempio fornitori da Aliexpress) su Amazon puoi farlo attraverso Amazon FBA (Fulfillment By Amazon), un servizio del colosso degli e-commerce, che mette a disposizione la propria logistica ai venditori. Il venditore beneficia del marchio Amazon e gli utenti della rete di vendita. Il motto è “Tu vendi, noi lo spediamo!”

Ovviamente, prima di cimentarti nella pratica, ti consiglio di studiare attentamente ogni piattaforma e app citata per comprenderne il funzionamento.

Dropshipping vs affiliate marketing

Dropshipping e affiliate marketing rappresentano due modelli di business differenti: può succedere di scovare in rete e sui social media delle vere e proprie fazioni, chi si schiera dalla parte dell’affiliate marketing  e chi, invece, sostiene a spada tratta il dropshipping.

Se anche tu non sai quale scegliere, sappi che l’uno non esclude per forza l’altro: è possibile combinare entrambi i modelli di business per incrementare le vendite. Certo, se non hai dimestichezza né con l’uno né con l’altro sistema, ti consiglio di studiarli entrambi e inizialmente, a seconda sia delle tue esigenze sia delle risorse che hai a disposizione, tentare con uno solo dei modelli fino a padroneggiarlo discretamente, poi potrai sempre implementare l’altro.

Ciò che posso confermare è che il dropshipping, quello che funziona veramente, è una sorta di win-win, ogni soggetto coinvolto deve essere soddisfatto: sia il cliente che acquista un prodotto le cui descrizioni e recensioni da parte dell’intermediario siano coerenti o addirittura superino le sue aspettative, sia l’intermediario che riduce i costi per avviare il proprio business e si concentra su operazioni e strategie di marketing per acquisire clienti riuscendo ad aumentare i profitti. Infine, anche il fornitore è soddisfatto perché  pur non occupandosi del posizionamento online, della pubblicità etc, riesce comunque a vendere i prodotti. Vedi? Win-win! Tutti hanno dei vantaggi e, se rispettati gli accordi presi, sono soddisfatti del processo di acquisto e guadagno.

I tempi di pagamento

Molti affiliati si avvicinano al Dropshipping per avere una liquidità veloce, infatti quando un utente acquista, il dropshipper incassa subito i soldi. Mentre lavorando in affiliazione è necessario attendere i tempi di pagamento degli Advertiser che sono spesso lunghi.

Nel caso in cui ci fosse la vendita tramite formula “contrassegno” (utilizzata molto in Italia perché fa incrementare le vendite anche del +100% in alcuni casi) il dropshipper riceverà i soldi direttamente dal Corriere secondo accordi prestabiliti, in genere si parla da 40 a 60 giorni.

Cose da sapere prima di fare Dropshipping

Voglio lasciarti dei consigli utili che ti serviranno a valutare se il Dropshipping fa per te.

Come hai potuto capire puoi, almeno in una fase iniziale o dove non è richiesto, non avere e gestire un magazzino.

Perché l’utente acquista sul tuo portale, tu incassi i soldi, acquisti su Aliexpress (per esempio) e il venditore di Aliexpress spedirà direttamente a casa del tuo cliente. Dovrai comunque gestire il customer service e trovarti davanti ad una miriade di domande “Quando riceverò il mio prodotto?” ecc.. perché ci sono delle consegne veloci DHL arriva anche in due giorni lavorativi o ePacket ma altri servizi potrebbero impiegare anche dalle 2 settimane a un mese, dipende dal Paese in cui spedisci. Nel caso il prodotto arrivi danneggiato dovrai avviare una pratica di reso (e questa pratica è abbastanza soggettiva, c’è chi restituisce i soldi per non avere problemi con PayPal, chi invece invia un nuovo prodotto) inoltre solo nel caso in cui facessi un magazzino potresti ricevere stock di merce e ridistribuirla al dettaglio e avvalerti del mezzo di contrassegno.

Posso vendere in qualsiasi Paese del mondo?

Questa è una domanda che mi fanno tutti. Assolutamente sì, però se vendi in italia (e sei Azienda italiana) devi applicare l’iva al tuo prodotto, e versarla, mentre per Paesi intracomunitari o extracomunitari non si applica IVA. Ma ti consiglio di parlarne con il tuo Commercialista.

Devo avere Partita Iva per avviare un’attività in Dropshipping?

Sì perché sei un commerciante a tutti gli effetti. Ci sono delle formule, nate negli ultimi tempi, che facilitano l’apertura e la gestione della P.Iva e permettono di avere dei costi accessibili. Ti consiglio sempre di parlarne con un buon Commercialista e di fargli presente due cose: la prima è spiegarli che ti occupi di dropshipping (in quanto per ogni acquisto dovrai rendicontare) e in quale Paese hai intenzione di operare, per la gestione modello INTRASTAT.

L’Attività di Dropshipping è molto remunerativa se la intendi come negozio fisico, e ti prendi cura dei tuoi clienti attraverso cortesia, qualità dei prodotti e buone strategie di marketing. E può essere facilmente scalabile: se crei brand o se distribuisci il prodotto in più Paesi.

Bene, ora che hai chiaro cos’è e come funziona il dropshipping, fammi sapere nei commenti cosa ne pensi, se ti sei mai cimentato nella vendita di prodotti utilizzando questa modalità, se ti piacerebbe iniziare e soprattutto quali sono i tuoi dubbi.

Ti aspetto!

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