Come sta migliorando il sistema di riconoscimento di Facebook e, in funzione a questo, la qualità delle ads.
Usando quotidianamente i social, ho l’abitudine di fare costantemente attenzione a tutto ciò che mi passa davanti gli occhi: cerco di capire come si comporta l’algoritmo di Facebook in funzione di ciò che faccio sulla piattaforma, osservo le sponsorizzate che mi propone, gli amici a cui da maggiore visibilità ecc.
È estremamente utile apprezzare queste piccole cose per capire come funziona Facebook, e allo stesso tempo come sta interscambiando informazioni con gli altri servizi e social in suo possesso, come ad esempio Instagram.
Ecco alcuni esempi che ho osservato e analizzato negli ultimi giorni.
Casi “strani” di riconoscimento e successive ads in target su Facebook
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Riconoscimento del testo
Scrivo un commento su Facebook dove parlo di “peperoni cruschi a Londra”, i peperoni cruschi sono un cibo tipico lucano (che chi è venuto al nostro AffiliateCampus di Nova Siri conosce bene).
Il commento era abbastanza ironico, e il prodotto molto di nicchia, puoi immaginare la mia sorpresa quando pochi giorni dopo mi ritrovo un ad su Instagram che parla proprio di peperoni cruschi, a LONDRA!
Sarà un caso? Sarò stato targettizzato perchè lucano? Non lo so, però la cosa mi puzza 🙂
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Riconoscimento delle immagini
Giovedì scorso sono stato ad un concerto, e prima che iniziasse lo spettacolo, ho fotografato il mio braccialetto identificativo per poi pubblicarlo su una storia Instagram ed ecco che oggi, a 4 giorni di distanza, mi viene presentata una sponsorizzata di Amazon dove mi vengono proposti dei braccialetti identificativi!
Fra tanti prodotti presenti su Amazon, perchè proprio i braccialetti? Io non li ho mai cercati ne sullo store ne online! Sarà anche questo solo un caso? 🙂
Cosa succede tecnicamente? Analisi dell’algoritmo di riconoscimento di Facebook
Facebook ha un sistema di riconoscimento all’avanguardia, e che migliora sempre più.
L’algoritmo ormai riconosce non solo gli oggetti e le persone nelle foto e video che pubblichiamo, ma anche le attività che vengono svolte con una precisione incredibile!
Ne vuoi la prova?
Apri una foto su Facebook, mostrandola in modalità galleria fotografica, clicca con il tasto destro e seleziona ispeziona.
Leggendo l’alt della img class=”spotlight” troverai delle accuratissime descrizioni di ciò che è presente nella foto.
Facebook utilizza in seguito questi dati sia per migliorare ulteriormente il suo sistema di riconoscimento, sia per capire meglio quali sono le attività che ci piace fare, quali sono le persone con cui trascorriamo più tempo e da considerare di conseguenza come nostri amici più stretti, e probabilmente anche per capire quali oggetti, prodotti e servizi possono interessarci.
Facebook quindi utilizza il suo avanzato sistema di riconoscimento per capire chi siamo, cosa facciamo e soprattutto cosa ci interessa. Inutile dire che oltre che migliorare l’esperienza sul social network, utilizza questi dati per migliorare le sue ads!
Gestione della privacy di Facebook
Ci sarebbe tanto da parlare riguardo al discorso privacy ed etica della condivisione delle informazioni che facciamo ogni giorno tramite i nostri social network preferiti, ma ci fermiamo a parlare del lato più tecnico della questione.
In ogni caso, puoi gestire in parte questa condivisione di dati attraverso le impostazioni della privacy su Facebook, e nello specifico puoi disattivare il sistema di riconoscimento facciale dal menu Impostazioni -> Riconoscimento facciale.
Cosi facendo puoi evitare che Facebook utilizzi le tue immagini per poter associare il tuo volto alle foto caricate anche da altri.