La ricerca di parole chiave è quell’attività volta ad individuare le parole più importanti per il proprio specifico progetto e grazie alla quale costruire contenuti di qualità utili agli utenti.
La ricerca di parole chiave, oggi, risulta essere sempre più importante in quanto conoscere per quali keywords posizionarti è di vitale importanza per il successo del tuo sito web, sia esso un sito affiliate o di qualsiasi altra natura.
Questo soprattutto perché, oggi, sono sempre di più i proprietari di siti web che utilizzano strumenti di ricerca di parole chiave, temi attraenti e che assoldano copywriters professionisti per i propri contenuti.
Questo, ovviamente, genera una maggiore difficoltà nell’essere competitivi posizionando il proprio sito sui motori di ricerca.
Ricordi quando digitavi una parola chiave o un termine di ricerca su Google e constatavi che 5 dei primi 10 risultati erano spazzatura totale? Io sì e non era molto tempo fa.
Questo era dovuto alla facilità con cui era possibile posizionarsi e alla possibilità di usare tecniche scorrette che consentivano dei posizionamenti facili a contenuti che in realtà non lo meritavano.
Bene, in pochi anni le risposte di Google alle query che digitiamo sono diventate sempre più precise ed esaustive. Questo grazie all’implementazione di algoritmi messi a punto ad hoc da Google per poter offrire all’utente il massimo livello di qualità nelle ricerche, facendo passare la voglia di fare zozzerie a tutti questi SEO che volevano fare i furbetti.
Con Google sempre più selettivo nelle informazioni che fornisce agli utenti del web, è assolutamente imperativo che tu adotti un giusto approccio per portare la ricerca di parole chiave a un livello superiore, in modo da poter essere competitivo nella specifica nicchia di mercato in cui andrai ad inserirti.
La ricerca di parole chiave è la prima cosa che dovresti fare prima di sviluppare un piano di contenuti. Imparare a fare correttamente la Keyword Research (d’ora in poi la chiameremo così) è anche il primo passo verso lo sviluppo di una solida strategia SEO. Le domande da porsi sono le seguenti:
Cosa interessa alle persone?
Come potrai aiutare le persone con i tuoi contenuti se non le raggiungi con le giuste keywords?
Ora basta chiacchiere e vediamo quello che, a mio avviso, è il modo migliore per trovare le parole chiave per il tuo sito web. Pronto? Iniziamo.
Come fare ricerca di parole chiave
1. Brainstorming (raccolta di idee e parole chiave)
Esattamente, la pratica del Brainstorming a mio avviso è da applicare al 90% delle cose della vita, non solo nel Web Marketing. Mettere nero su bianco quelli che possono essere i nostri (ma non solo) pensieri riguardo i punti focali dell’attività e tutto ciò che potrebbe identificarla è assolutamente un buon metodo per poter subito avere chiare le parole chiave.
La tua lista dovrebbe essere piuttosto lunga. Annota qualsiasi cosa tu possa pensare relativa alla tua nicchia o al tuo business. Se sei nuovo nella tua nicchia o nel tuo business, uno dei modi migliori per pensare ad argomenti e categorie ad esso correlati è quello di cercare nei forum (anche quelli più vecchi) per vedere di cosa scrivono le persone.
Lì potrai trovare “punti deboli”.
Ogni volta che qualcuno acquista qualcosa, di solito è perché vuole risolvere un particolare problema. Che problema sta cercando di risolvere il tuo pubblico?
Un altro posticino utile che potresti consultare è la sezione recensioni di Amazon riguardante il tuo specifico settore. Leggere le recensioni ti darà degli spunti importantissimi per capire cosa è importante per gli utenti.
Ecco un esempio:
Se io volessi scrivere un libro sull’Affiliate Marketing andrei senz’altro a verificare cosa è stato scritto in 79 recensioni quasi tutte eccellenti presenti al libro di Giannicola Montesano. Non pensi possa essere una mossa intelligente per incentrare anche dei contenuti sulla base dei feedback dei clienti? Io sì.
Inizia a raggruppare parole chiave in categorie diverse.
Le categorie ti aiutano a organizzare le tue parole chiave, in modo da poter creare in seguito dei silos di contenuti.
In definitiva: pensa all’intento che “l’utente ideale” ha quando cerca qualcosa.
2. Guarda il tuo attuale traffico organico
Ricorda: il miglior punto di partenza è il tuo sito web. Utilizza il tuo strumento di analisi preferito per elaborare il traffico del sito negli ultimi mesi. Parti sempre da Google Analytics e se non disponi ancora di questo strumento essenziale, devi installarlo immediatamente sul tuo sito web, così potrai iniziare a raccogliere dati fondamentali per la tua crescita online (lo stesso vale anche per Google Search Console).
Dovrai individuare principalmente due cose:
- Le ricerche di parole chiave che hanno portato al traffico in entrata dai motori di ricerca. Se Google Analytics non fornisce informazioni sufficienti su quali parole chiave stanno attirando il tuo traffico, prova a dare uno sguardo a Google Search Console (altro strumento essenziale che non può mancare nella tua strategia di crescita).
- Le pagine del tuo sito che ricevono più attenzione. Per trovare queste pagine in Google Analytics, devi utilizzare il menu di navigazione a sinistra, selezionare “Comportamento” > “Contenuto del sito” > “Tutte le pagine”. Questo ti permetterà di sapere quali pagine del tuo sito web stanno ricevendo il maggior numero di traffico.
Ricercando questi due elementi, potrai aggiungerle al tuo elenco di parole chiave in crescita e continuare a perfezionare le sue categorie. Queste analisi ti permetteranno anche di iniziare a valutare gli intenti dei visitatori del tuo sito e dove si trova il loro interesse principale. Puoi scoprire quali pagine stanno già ottenendo buoni risultati nei motori di ricerca e quali sono gli argomenti che i tuoi visitatori navigano maggiormente.
3. Analizza i tuoi competitor
Se ancora non disponi di un sito web ma stai pensando di crearlo o lo stai ultimando, puoi semplicemente osservare come si muovono i tuoi competitor.
Anche se non potrai accedere al Google Analytics dei tuoi concorrenti, potrai sicuramente dare un’occhiata in quali parole chiave sono più forti rispetto alle altre. Questo sarà già un valore importante che potrai sfruttare in fase di implementazione della tua strategia di contenuti. Questo passaggio è possibile attuarlo attraverso l’uso di software e strumenti appositi per la SEO e l’analisi della concorrenza come Seozoom e Ahrefs che vedremo tra poco.
4. Usa gli strumenti (e il cervello)
Sei sorpreso del fatto che ho inserito l’uso degli strumenti soltanto verso la fine?
In realtà la ricerca di parole chiave parte da un’attività offline per arrivare, solo alla fine, ad estrapolare con precisione tutti i dati di cui dovrai servirti durante la stesura del tuo piano editoriale e la strategia dei contenuti del tuo sito web.
Una Keyword Research convenzionale prevede l’utilizzo di strumenti SEO gratuiti ma anche a pagamento come il Seozoom e/o Semrush, dai quali estrapolare parole da poter poi mettere negli H2, H3 e via dicendo.
Basata sui principi di buona rilevanza e bassa concorrenza la Keyword Research convenzionale trova il suo motivo d’esistere soltanto nel volume di ricerca.
Approccio convenzionale = Rilevanza + Bassa concorrenza + Buon volume di ricerca
Approccio strategico = Rilevanza + Bassa concorrenza + Buon volume di ricerca + “Interessi Correlati”
Ma vediamo in che modo possiamo strutturarne una che sia leggermente differente e che ci permetta di mettere la freccia su chi adotta un approccio convenzionale e con quali strumenti.
5. Passa all’azione
La domanda da cui è partito questo articolo è stata “Cosa interessa alle persone?” ed è una buona domanda, tuttavia, per fare una Keyword Research che faccia la differenza bisogna chiedersi “Cosa altro interessa alle persone?”.
Ebbene sì, dopo aver trovato le parole chiave con il metodo convenzionale, ti consiglio di concentrarti anche su cos’altro potrà interessare il tuo target di utenti.
Quali sono gli strumenti da usare e perché? Ecco tutti quelli che uso io.
Seozoom
Uno strumento semplicemente indispensabile per chiunque voglia tenere traccia di tutti i dati del proprio sito web. Offre una vastissima quantità di strumenti interni per Analisi Keywords, Analisi dei competitor, Posizioni, Strumenti per Link Building e moltissimo altro. Personalmente non ho trovato strumenti più completi per gli addetti ai lavori, specie per il mercato italiano. L’assistenza che Ivano Di Biasi e il suo team offrono è tempestiva e, insieme al suo team, sono sempre a lavoro per migliorare questo strumento dal futuro assicurato anche all’estero.
Ahrefs
Ahrefs è stato per troppo tempo considerato un’alternativa al più conosciuto Majestic SEO, tuttavia negli ultimi mesi sta crescendo moltissimo e, grazie anche ad un miglioramento continuo sui database, si è ritagliato una bella fetta di mercato.
Grazie a questo strumento potrai analizzare a fondo il profilo backlink del tuo o dei siti dei competitor, ma non solo, infatti ha una sezione dedicata alle Keyword semplicemente fantastica.
Semrush
Semrush è senza dubbio un ottimo strumento, non solo per l’analisi della concorrenza ma anche per la ricerca di parole chiave e per reperire moltissime informazioni riguardo un sito web. Sul panorama internazionale è certamente il più utilizzato e conosciuto, tuttavia in Italia sta risentendo moltissimo della presenza di uno strumento altrettanto valido (se non di più) come quello di Seozoom. Il database di Semrush in questo momento sta subendo delle forti modifiche che possono restituire metriche talvolta molto diverse da quelle di altri tools.
Insomma, almeno per l’Italia, è un progetto che richiede ancora del lavoro.
Google esatto, hai letto bene. Infatti se facciamo attenzione Google ci lancia segnali su moltissime chiavi simili e/o correlate a quelle che cerchiamo. Un esempio?
Google Suggest è uno strumento molto importante per chi si appresta a fare una buona ricerca di parole chiave, ecco un altro esempio di suggerimenti correlati alla chiave che stiamo cercando presenti nel footer:
Ma non è finita qui, da qualche giorno infatti, Google ha implementato una modifica che tende a suggerire contenuti o chiavi pertinenti e correlate a quella appena ricercata, mostrandoci i suggerimenti solo quando torniamo indietro su un risultato di ricerca uscendo dal sito visitato. Ecco un esempio:
Utili non trovi?
Ubersuggest
Ubersuggest, da poco acquisito da Neil Patel, è uno strumento che ti permette di trovare tutti i “suggerimenti” di Google riguardo quella precisa Keyword, tutti nello stesso posto.
Per una buona ricerca di parole chiave, questo, è uno strumento molto utilizzato per via dei tanti spunti che offre. Spesso queste chiavi sono poi processate in strumenti come quelli visti sopra per analizzarne, pertinenza, rilevanza, concorrenza e volume.
Usalo senza se e senza ma!
Keyword Shitter
Se mastichi un po’ l’inglese sarà inutile che ti traduca il nome di questo strumento…
Diciamo solo che tu inserisci un termine e lui processa il tutto. Ok? 🙂
Scherzi a parte, è uno strumento che potrebbe tornarti molto utile in quei casi in cui volessi cercare delle keyword particolarmente ricercate, te ne fornisce davvero moltissime.
Answer the Public
Answer the Public, letteralmente “chiedi al pubblico” è un tool che uso moltissimo in quanto molto comodo nel trovare parole chiave declinate praticamente in tutti i modi in cui lo fanno gli utenti. All’interno di questo strumento ho scoperto, alle volte, che gli utenti ricercano davvero in modi molto strani. Ecco perché devi consultarlo! Tira fuori le ricerche che ti sembrano più interessanti ed inseriscile all’interno degli altri strumenti per l’analisi dei volumi.
Conclusioni
Quando si struttura una ricerca di parole chiave è importante tener presente che, certamente gli strumenti ci daranno delle parole interessanti da poter utilizzare per creare i nostri contenuti, ma dovremo essere anche capaci di intercettare gli intenti correlati degli stessi utenti che vorremmo intercettare con il nostro prodotto o servizio.
Saper usare bene gli strumenti per la Keyword Research è senz’altro utile ma l’intuizione che viene dal cervello, basata sui comportamenti degli utenti, è l’unico elemento che fa tutta la differenza del mondo. Pertanto alle volte è bene ragionare anche per vie laterali ed approfondire argomenti e parole correlate in modo diretto ed indiretto.
Gli strumenti che ho elencato in questo articolo sono quasi tutti a pagamento o almeno prevedono dei piani premium. Esistono, tuttavia, anche degli strumenti gratuiti per fare SEO.
Non mi resta che augurarti buon lavoro.