Landing page: Cosa sono, come crearle, esempi

Indice

Cos’è una landing page?

La landing page o pagina di atterraggio è la pagina più importante per un affiliato. E’ l’ultimo passo prima di convertire un utente. Questa pagina speciale è frutto di anni di esperienza, studi, strumenti, split test, di tempo e soldi persi e, perché no, felicità!

A cosa servono le landing?

Una landing page è dove l’utente deve compiere un’azione, sia essa iscrizione (lead) o acquisto di un prodotto (sale). Questa pagina viene costruita in base al target di riferimento e l’angle utilizzato per promuovere un prodotto o servizio, ma allo stesso tempo si cerca di spiegare all’utente perché iscriversi o cosa acquistare.

Una landing page che converte bene è una vera e propria opera d’arte!

Negli anni ho visto dei brand noti avere delle pessime landing e servizi sconosciuti avere landing con tasso di conversione che sfiorava il 50%! Ovviamente tutto quello che avviene in questa pagina dipende anche da come viene presentata e comunicata, è sì la pagina più importante ma senza la giusta comunicazione potrebbe essere inutile.

Esempio di landing page: Come creare la struttura ideale

  • Header: è il titolo. In genere si indica il messaggio di prosieguo della promozione. Esempio: nel messaggio promozionale “Vuoi scoprire l’ingrediente segreto della pasta con le melanzane?” nell’header della landing page “Le melanzane come unico ingrediente ma non solo…
  • Subheader è la continuazione dell’header, continuando l’esempio “Una preparazione di 12 ore, le melanzane devono essere tagliate a cubetti
  • Corpo + CTA, in questa parte, preferibilmente nel primo scroll della pagina bisognerebbe mettere subito l’azione da far compiere all’utente, un form o una scheda prodotto e CTA ben visibile e comprensibile. La CTA (=call to action, o “chiamata all’azione”)deve impartire l’ordine, “Acquista ora“, “Iscriviti subito” “Aderisci gratis” “Metti a carrello” consiglio di non creare CTA lunghe e “morbide”
  • Elementi rafforzativi : Testimonianze, garanzie (sicurezza della protezione dati o pagementi), vantaggi, collegamenti a community, elementi che indicano l’azione da compiere.
Esempio di una landing page perfetta

Un affiliato deve saper creare questa pagina!

Nell’affiliate marketing c’è una grande confusione sull’utilizzo e realizzazione delle landing e a tal proposito spero di far chiarezza.

Nota bene: Un affiliato deve saper creare pagine landing solo quando ha un suo prodotto/servizio da vendere oppure quando vuole fare lead generation. Se invece lavora promuovendo prodotti/servizi di advertiser non necessita di landing, anche perché è l’advertiser che le fornisce!

promozione diretta di una landing page
Promozione diretta della landing dell’advertiser

Esempio pratico

Se volessi vendere un prodotto di Amazon, ad esempio un estrattore di succo non ho bisogno di creare una landing perché Amazon me ne mette a disposizione una (vedi immagine sotto).

Landing page Amazon
Landing page di un prodotto su Amazon

Se invece nella mia strategia c’è la lead generation o monte: “prendo tutti quelli che sono interessati agli estrattori di succo” e poi tramite email marketing gli propongo l’estrattore presente su Amazon – allora in questo caso ho bisogno di creare una mia landing.

Ma, come ho detto e ridetto, nel marketing non ci sono delle azioni standard, bisogna adottare una strategia differente per ogni singolo servizio o prodotto da vendere. Magari gli estrattori di succo si vendono più facilmente con una prelanding o advertorial dove si fa una comparazione delle prestazioni e prezzo anzichè per DEM + followup!

Quindi un affiliato non deve per forza saper creare delle landing, deve saperlo fare qualora volesse mettere il pratica una strategia che lo prevede.

Come promuovere le landing pages?

Gli affiliati possono promuovere le landing degli advertiser seguendo le regole dettate dall’advertiser stesso o dal network di affiliazione.

Sempre possibile è linkarla direttamente dai contenuti ospitati sulla propria pagina web e quindi mandare traffico sulla landing posizionandosi sui motori di ricerca. Il posizionamento sui motori però richiede molto tempo, e quindi non è adatto per ogni campagna.

Un’altra possibilità è mandare traffico diretto sulle landing tramite email marketing o traffico a pagamento, svolgendo ad esempio delle campagne pay per click (da annunci Facebook o Google AdSense). Questi metodi devono essere però esplicitamente accettate dall’advertiser o dal network di affiliazione. Se il traffico diretto non viene accettato, l’affiliato potrebbe ad esempio mandare il traffico tramite una prelanding ospitata sul proprio sito.

Come creare landing page: alcuni strumenti

In commercio ci sono molti tools per creare landing page, ma come tutti gli strumenti, non sono obbligatori! I tools per l’affiliate marketing sono di supporto a un affiliato solo per raggiungere un obiettivo più velocemente.

Troviamo ad esempio OptimizePress, LeadPages, Clickfunnels e altri strumenti. Ma puoi realizzarle anche con il buon caro e vecchio HTML o una pagina WordPress, con i giusti accorgimenti. Io ad esempio, spesso mi sono cimentato in questa pratica di creare pagine HTML ed ho ricevuto dei risultati eccezionali – ma poi bisogna fare i conti con il tempo a disposizione e proprie capacità.

L’elemento importante non è come creare landing page, l’elemento importante è CONVERTIRE!

L’esempio delle Killer Landing Page

Qualche anno fa quando le landing erano un’accozzaglia di immagini, testo e CTA (Call To Action) messe alla rinfusa arrivarono dall’America molti template per creare Killer Landing Page.

Il segreto di queste pagine? Ordine, pulizia e assenza di navigazione.

Eh si perchè spesso le pagine di atterraggio di molti advertiser erano delle vetrine dove si lasciava pascolare l’utente per vedere “Chi Siamo“, “Cosa Facciamo“, “Dove Siamo“, “Contattaci“, “Il nostro Team” ecc.. l’utente gironzolava e poi, alla prima immagine o frase che non era di suo gradimento abbandonava tutto!

Questo si tramutava in calo di conversion rate per gli affiliati e numerose visite (senza conversioni) per gli advertiser. Era anche il tempo dell’aspetto grafico dettato dai siti in flash (che belli e che animazioni!) e quindi si cercava di emulare i big brand facendo pagine che mandavano in confusione l’utente. Così non possono portare alla conversione!

Ecco un esempio di una Killer Landing Page:

Killer Landing Page

Quindi, le Killer Landing Page hanno cominciato a risolvere una problematica ma soprattutto accesero una domanda

Le pagine di atterraggio devono essere belle da vedere?

NO, devono essere funzionali! Lavorando sulle conversioni posso garantirvi che più sono semplici – quindi potrebbero risultare anche poco carine – e più convertono. L’utente deve avere la sensazione di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, vuole le garanzie, feedback reali, un servizio di assistenza sempre attivo e vuole iscriversi o comprare velocemente. Non è lì per ammirare la bellezza degli affreschi (giochi grafici) come se fosse nella Cappella Sistina!

Tutti gli elementi di una pagina landing devono convergere in un punto: la CTA per generare conversione!

Perché devo saperle costruire se in affiliazione utilizzo quelle degli advertiser?

Devi imparare a riconoscere quali convertono e quali non convertono, devi capire che costo di acquisizione puoi sostenere per una campagna e quale strategia devi adottare per far iscrivere un utente o vendere un prodotto.

Quando hai delle landing page di tua proprietà puoi inserire dei pixel di Facebook e integrare degli strumenti per l’ottimizzazione delle conversioni. Tutto questo purtroppo non puoi fare su pagine di advertiser provenienti da network di affiliazione, quindi saper costruire delle landing ti darà il giusto know-how per migliorare le conversioni di una campagna promozionale.

Le pagine che convertono e quelle che non convertono

Non tutte le pagine di atterraggio convertono, bisogna saperlo ed è necessario adottare alcuni accorgimenti. Spesso le campagne promozionali non hanno più varianti di landing. Per questo motivo noi affiliati dobbiamo promuovere pagine che non costruiamo e non scegliamo. Decidiamo di promuovere solamente perché ci sembra un’offerta allettante e facilmente reclamizzabile.

Ma se la landing è fatta così male che non converte? Rischiamo di perdere tempo e soldi.

Qualche mese fa mi passarono una campagna, da centro media di un noto brand nel settore “food” (vediamo spesso le pubblicità in televisione a qualsiasi ora) ad un ottimo pay, ma la landing non mi convinceva: l’iscrizione non era intuitiva e soprattutto non era nei primi 2 scroll! Allora decisi di rifiutare la promozione di questa campagna.

Dopo qualche mese chiesi al manager di riferimento come aveva performato questa campagna e mi rispose “MALE! Molto male.” L’avevo previsto e, nonostante sia stato un marchio noto, il pay per quanto fosse ottimo non avrebbe giustificato la strategia da intraprendere quando una landing non è performante: utilizzare prelanding!

Cosa sono le pagine prelanding?

Le prelanding servono per creare una strategia a lungo termine, per scalare una campagna, ma soprattutto per aiutare nel processo di conversione.

Una pagina prelanding può essere un advertorial, publiredazionale di un blog o una pagina dedicata hostata sulla nostra pagina web, che prepari l’utente alla conversione sulla landing page.

Non sempre si desidera rendere la prelanding trovabile tramite i motori di ricerca, perché è fatta su misura per la campagna che stiamo promuovendo, che potrebbe finire presto.

Come hai potuto intuire, il processo di conversione viene così allungato di un ulteriore transito su un’altra pagina.

promozione indiretta tramite prelanding
Promozione indiretta tramite prelanding

Il conversion rate potrebbe risentirne oppure incrementare, tutto sta nell’utilizzo che ne sappiamo fare. In questa pagina cercheremo di spiegare all’utente anche i passaggi che dovrà compiere nella landing page, un po’ come quando si danno delle indicazioni stradali, e ovviamente rafforzare tutti i vantaggi del servizio o prodotto che promuoviamo.

La prelanding, essendo hostata su nostri server, quindi di nostra proprietà, potrà contenere un pixel per creare dei custom audience e fare remarketing.

Le pagine prelanding se utilizzate bene possono essere armi potentissime di persuasione e quindi conversione.

Desktop e mobile – quali sono gli elementi da osservare

Una buona landing page deve essere responsive. Consiglio sempre di fare testing su tutti i device perchè l’utente potrebbe iscriversi o acquistare a qualsiasi ora, da qualsiasi luogo e con qualsiasi dispositivo.

È anche vero che attraverso il traffico a pagamento possiamo scegliere a quali dispositivi far visualizzare i nostri annunci, però dobbiamo tener presente di come verrà visualizzata la landing e non lasciare nulla al caso.

Sia in visualizzazione desktop, tablet e mobile cerchiamo di far compiere l’azione nella prima schermata, di offrire un processo di conversione semplice e intuitivo, pochi click e offrire sempre assistenza online. Così in caso di dubbi, l’utente potrà contattarci velocemente.

Come valutare una landing efficace (e il relativo payout)

La valutazione parte sempre da uno storico. Ho fatto già campagne così? Il pay che mi stanno proponendo è adeguato? A dire la verità, un pay per un affiliato non è mai adeguato. L’affiliato vorrebbe sempre di più per avere più ROI, ma per capire se il pay è adeguato possiamo basarci su alcuni punti e rispondere alle seguenti domande:

In caso di lead (acquisizione contatti)

  • L’azione è SOI (single opt-in) o DOI (double opt-in)?
  • Quanti campi vengono richiesti nel form?
  • Quanti di questi campi sono obbligatori?
  • Sono necessari più step per finalizzare l’iscrizione?
  • Quanto è comprensibile la landing page?
  • Sono disposto a condurre un test?

In caso di vendita

  • La landing è chiara e comprensibile?
  • In quanti step finalizzo l’acquisto?
  • Come vengono proposti gli upsell?
  • Che durata ha il mio cookie?
  • Che garanzie e metodi di pagamento offre lo store?
  • Ci sono testimonianze e feedback?
  • Il prodotto risponde davvero a un’esigenza?
  • Sono disposto a condurre un test?

Se il costo di acquisizione è inferiore al lead o commissione sulla vendita non ti resta che scalare, se è pari o superiore devi decidere se vale la pena ottimizzare o se è meglio abbandonare. Qualsiasi scelta tu faccia è meglio se la fai sulla base di dati e non sulle sensazioni.

Costruire e saper riconoscere delle landing performanti fa parte del lavoro dell’affiliato professionista.

2 risposte

  1. Bell’articolo. Mi sono sempre chiesto, come mai nell’affiliate marketing si fanno sales corte mentre nell’infomarketing si fanno sales lunghe? Quando si tratta di vendere prodotti o corsi che costano svariate centinaia di euro si usano sales più lunghe perchè in poche righe sarebbe impossibile presentare bene il prodotto, rispondere alla obiezioni, giustificare questo e quell’altro… ma perchè nell’affiliate si usano landing più corte?

    Ci sono delle controindicazioni nell’usare sales lunghe per vendere prodotti da affiliate marketing?
    Grazie

    1. Ciao Pasquale perché bisogna convertire rapidamente, in genere si parla di funnel molto corti. Ci sono dei casi in cui, per alcuni prodotti, bisogna fare un lavoro diverso e le sales page devono essere più corpose.

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