Il mondo dell’imprenditoria affascina da sempre generazioni su generazioni: soprattutto oggi, complici i miti rappresentati dalle personalità come quelle di Elon Musk, Bill Gates e Steve Jobs, gli imprenditori vengono visti come delle vere superstar e il sogno di emularli è tra i più gettonati.
Grazie all’ avvento del digitale e delle opportunità messe a disposizione dai nuovi media, l’entrata nel mondo dell’imprenditoria è sicuramente più agile rispetto al passato quando servivano ingenti capitali per provare a realizzare un’idea d’impresa. È sufficiente pensare che oggi esistono modelli di business come l’affiliate marketing o ad esempio il dropshipping che consentono di vendere senza possedere né un negozio fisico, né la merce e nemmeno un magazzino, abbattendo decisamente i costi.
L’imprenditoria comunque evolve e assume nuove forme, si consolida sempre di più la figura dell’imprenditore digitale ma, purtroppo, crescono anche le leggende e le notizie sbagliate riguardo tale realtà. Con questo articolo e sfruttando la mia esperienza, voglio raccontarti l’evoluzione dell’imprenditoria, spiegarti chi è un imprenditore digitale e come tale figura sia legata ad un’altra: quella dell’affiliato professionista.
Imprenditoria vs imprenditoria digitale
“Gli imprenditori sono semplicemente coloro che capiscono che c’è poca differenza tra ostacolo e opportunità e sono in grado di sfruttare entrambe le cose a proprio vantaggio”.
Così sosteneva Niccolò Macchiavelli e, in parte, questa descrizione calza a pennello, ma un imprenditore è altro. Tanto altro.
Secondo le definizioni più recenti l’ imprenditoria è quella forma di attività economica organizzata in forma di impresa e diretta alla produzione e commercializzazione di beni o servizi. L’imprenditore, quindi, è colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata ai fini della produzione e dello scambio di beni o servizi.
Tra gli obiettivi principali dell’imprenditore è compreso quello di mettere in piedi uno o più business profittevoli e scalabili. Grazie alla rivoluzione digitale,le opportunità di generare profitto sono aumentate, agevolate anche dai nuovi media, dando vita a figure professionali mai viste finora, tra cui: blogger, youtuber, influencer, affiliati, imprenditori digitali. Complice il fatto che molti imprenditori ormai famosi siano, o siano stati, anche degli influencer, si sono creati dei falsi miti, delle aspettative irrealistiche oltre che tanta confusione sulla distinzione di tali professionalità. Prima di andare avanti, infatti, voglio chiarirti le idee su chi è e chi non è un imprenditore:
- Imprenditore e influencer non sono necessariamente le stessa persona: un influencer con determinate caratteristiche potrebbe avviare un’ attività in forma imprenditoriale, ma non tutti gli influencer posseggono il mindset e le qualità da imprenditore. Un imprenditore, a sua volta, può utilizzare collaborazioni con influencer nella sua strategia di business.
- L’imprenditore, soprattutto l’imprenditore digitale, non è una persona che può stare spaparanzato in una spiaggia perché non ha bisogno di lavorare, mentre guadagna passivamente grazie a sistemi automatizzati. Punto primo perché quei sistemi vanno creati e seguiti, altrimenti non generano proprio niente, punto secondo perché tali sistemi rappresentano solo una parte di un’ ecosistema ben più articolato gestito dall’ imprenditore.
- Un affiliato è un imprenditore digitale? Dipende. Posso anticiparti che un affiliato professionista che lavora in un certo modo ha molto in comune con un imprenditore digitale, ma ne parlerò più avanti.
Come ho già scritto, un imprenditore è una persona che crea un’impresa finalizzata a generare profitto: da qui in poi le possibilità sono infinite.
Infatti, la categoria “imprenditori” può comprendere sia un visionario, la cui missione è portare le persone a passeggiare su Marte come Elon Musk, sia una persona che gestisce un negozio di generi alimentari in maniera autonoma, sia chi possiede e guadagna tramite un e-commerce online. Aldilà di queste differenze di carattere tecnico/organizzativo, un imprenditore è colui che è in grado di individuare e risolvere problemi comuni ad una determinata porzione di persone.
La missione dell’imprenditore è quella di portare valore tramite capacità proprie oppure grazie all’ assunzione di capitale umano specializzato in grado di generare valore per la collettività.
Cosa significa davvero “portare valore”?
Non devi pensare necessariamente al valore come al Santo Graal che solo i grandi imprenditori della Silicon Valley possono offrire al mondo. Per valore si intendono tutti quei contenuti, prodotti, servizi, in grado di rispondere ad esigenze legate a:
- Utilità per l’utente;
- Intrattenimento;
- Ispirazione;
Netflix, ad esempio, si occupa di intrattenimento e, infatti, nessuno negherebbe mai le doti imprenditoriali di Reed Hastings e Marc Randolph. Però, ogni persona “ X” potrebbe essere altrettanto in grado di dare valore: chiamiamola Sara, una donna che scrive ricette sul suo blog in modo preciso e dettagliato, permettendo a centinaia di persone di cucinare piatti diversi, Sara in quel modo sicuramente sta fornendo valore.
Ecco, poniamo che, ad un certo punto, dopo aver creato e fidelizzato la sua community, Sara decida di intraprendere alcune specifiche azioni, come: mettere a disposizione gli spazi pubblicitari del suo sito che raggiunge tot. visite mensili, lanciare un suo info-prodotto, magari un e-book con ricette inedite, oppure un video-corso dove insegna a cucinare i dolci più complessi. Aggiungiamo ancora che l’adozione di una determinata forma fiscale, la gestione dell’intero procedimento che va dalla creazione, alla vendita, alla distribuzione trasformerebbero Sara da semplice blogger e/o affiliata a imprenditrice e, nello specifico, imprenditrice digitale. L’esempio appena fatto non si discosta troppo dalla realtà dei fatti, basta pensare al caso di Sonia Peronaci, cuoca, blogger, founder di “Giallo Zafferano” e imprenditrice italiana.
Un imprenditore digitale, infatti, oltre a condividere caratteristiche fondamentali comuni a tutti gli imprenditori, come la visione, il desiderio d’ indipendenza, la capacità di dare valore mediante un prodotto o un servizio, la gestione o supervisione dell’interno procedimento di creazione, vendita e distribuzione del prodotto, l’eventuale creazione e gestione di un team e degli aspetti amministrativi, è colui il cui terreno di gioco è l’online.
Più precisamente, un imprenditore digitale è orientato sul commercio online: il processo di vendita e distribuzione avviene quasi o interamente online tramite e-commerce. Tali possibilità hanno permesso la generazione di figure imprenditoriali ibride che mescolano sapientemente e sanno trarre vantaggio dall’ online dall’ offline.
Per alcuni aspetti intraprendere un’attività imprenditoriale online può essere vantaggioso, soprattutto all’ inizio è possibile beneficiare di una burocrazia più snella e agile. Tuttavia, come ti spiegherò tra poco, una volta che i volumi di vendita saranno cresciuti, l’imprenditore digitale dovrà fare i conti con tutti gli aspetti tecnici, amministrativi e fiscali che riguardano ogni singolo imprenditore, online e offline.
Affiliato o imprenditore digitale?
Prima ti ho detto che un affiliato che lavora in un certo modo è a tutti gli effetti un imprenditore digitale. Se non lo è ancora, ma continua a lavorare incrementando le entrate (e anche le uscite), avrà bisogno sia di assumere più risorse che di gestire questioni tecnico-amministrative, quindi, è possibile che l’imprenditoria digitale sarà la futura evoluzione del percorso intrapreso. Vediamo un esempio pratico.
Marco è un grande appassionato di high-tech: conosce tutte le ultime uscite dei dispositivi tecnologici, si diverte e testarne e confrontarne le potenzialità e ogni suo amico, quando deve fare un acquisto legato a questo settore, chiede sempre un suo parere. Spinto da passione e competenza, Marco decide di aprire un suo blog e iniziare a condividere articoli riguardanti i prodotti tecnologici. Creata una community interattiva e avendo ormai incrementato le visite del suo sito web, Marco decide di sperimentare i programmi di affiliazione, prima in maniera amatoriale utilizzando Google Adsense e il programma di affiliazione di Amazon, poi affidandosi ai network di affiliazione come Awin, selezionando unicamente le offerte strutturate in un certo modo che danno delle garanzie, la cui policy combacia con la sua etica lavorativa.
I lettori si fidano di Marco, iniziano ad acquistare i prodotti che lui consiglia e questo gli permette di guadagnare una percentuale sulle vendite. Marco comincia a diventare il leader della sua nicchia e, date le numerose richieste, apre un e-commerce per vendere i suoi info-prodotti, come gli e-book dedicati alle ultime novità in ambito tecnologico, arricchiti dalle sue recensioni.
Ottenuti riscontri positivi, Marco decide di compiere un ulteriore step: lavorare come dropshipper. Il suo obiettivo non è più guadagnare una percentuale su ciò che consiglia (quello diventa un surplus), ora sarà lui stesso a vendere i prodotti che ritiene opportuni in base alla sua esperienza e alle ricerche su Google Trends, generando profitto, senza bisogno di comprare nessun oggetto tech in anteprima, ma acquistandolo solo nel momento in cui il cliente effettuerà il primo ordine. Com’è possibile tutto ciò? Grazie al dropshipping!
Hai notato l’evoluzione professionale di Marco? Lavorando in un certo modo, incentrando il suo lavoro su quelle che sono le sue passioni e competenze, è passato dall’ essere un blogger, un affiliato professionista e infine un imprenditore digitale. La storia di Marco potrebbe diventare la tua grazie all’ acquisizione di un metodo e di un’etica professionale che ti permetta di andare oltre il guadagno facile agognato, invece, dagli opportunity seeker.
Esempi di imprenditori digitali
La storia di Marco ti sembra incredibile? È vero, Marco non esiste e ho usato questa storia per farti un esempio, ma se guardi il panorama dell’imprenditoria digitale odierno trovi tantissimi casi di persone che magari sono partite da una semplice attività sul web: un blog, un canale Youtube o un profilo Instagram e tramite le affiliazioni o l’influencer marketing sono diventate a tutti gli effetti imprenditori e imprenditrici digitali.
Da Chiara Ferragni, vera pioniera delle numerose possibilità offerte dal web e dai social media a Dario Vignali, fondatore di “Marketers” , passando per Salvatore Aranzulla e Andrea Giuliodori creatore di “Efficacemente”.
L’illusione della nicchia profittevole
Ciò che hanno in comune questi imprenditori digitali è proprio l’essersi concentrati su quelle che erano le proprie passioni e i campi dove avevano delle competenze più o meno sviluppate. Certo, da imprenditore dovrai gestire anche tutta una serie di mansioni tecnico-amministrative, ma non andrai da nessuna parte se non comincerai a concentrarti su un argomento che ti piace e ti appassiona. Dedicarti a ciò che ami di più ti permetterà di costruire una nicchia e un audience fedele, di accrescere la tua competenza e di non accusare il carico di lavoro “extra” che ogni realtà imprenditoriale richiede.
In tanti sbagliano e pensano che sia più furbo concentrarsi su una nicchia cosiddetta “profittevole” ma, in realtà, questo è un grande errore, infatti, mettiamo il fatto che tu detesti il trading online (che oggi va per la maggiore), riusciresti a scrivere decine e decine di articoli e produrre contenuti appassionanti su un qualcosa che non conosci e non ti piace? Io non credo sia la strada giusta. Il percorso per diventare imprenditore digitale è impegnativo, motivazione e disciplina non devono mancare, però per prima cosa bisogna impostare bene le basi e io non mi stancherò mai di ripeterti che occorre partire dalle tue passioni e dalle tue competenze. Acquisito un metodo di lavoro, più avanti potrai anche spostarti ed esplorare altre nicchie, ma per ora, intanto inizia e fallo nel modo giusto. D’ altronde, chi ben comincia è a metà dell’opera!
Imprenditoria digitale: il tema dell’ AffiliateDay 2020
Potrei aggiungere tanto altro, ma non voglio dilungarmi ulteriormente perché l’imprenditoria digitale sarà il tema portante dell’ AffiliateDay 2020. Per la terza edizione dell’ AffiliateDay, oltre a contenuti e approfondimenti di carattere pratico riguardanti il mondo delle affiliazioni, ti illustrerò il percorso da affiliato professionista a imprenditore digitale. Niente fuffa-marketing, ma solo esperienza concreta di chi ha fatto dell’imprenditoria digitale la propria realtà, infatti, io stesso sono un imprenditore digitale.
Cosa pensi dell’imprenditoria digitale? Ti piacerebbe intraprendere un percorso che ti permetta di lavorare autonomamente? Oppure lavori già nel digitale come professionista e vorresti fare quel passo avanti verso l’imprenditoria? Fammelo sapere nei commenti!