Affiliate Marketing: Guida per guadagnare con le affiliazioni
Affiliate marketing

Indice

Cos’è l’affiliate marketing?

L’affiliate marketing è un accordo commerciale fondamentalmente tra due o tre soggetti:

  • Advertiser o merchant, ovvero: l’azienda che fornisce beni o servizi
  • Affiliato o publisher, ovvero: il venditore online
  • Network di affiliazione (in alcuni casi)

Tra advertiser e publisher c’è spesso il network di affiliazione (variante 2), che regola ogni transazione e opera da garante tra le due parti. Ci sono casi in cui l’advertiser ha il proprio programma di affiliazione e si occupa di gestire in completa autonomia il proprio parco affiliati (es. Amazon).

Affiliate marketing: due varianti di rapporto tra affiliato, advertiser e network di affiliazione
Due varianti di rapporto tra affiliato (publisher), advertiser e network di affiliazione

Questo business ha tanti sinonimi, come “programma partner” o “performance marketing”, ed è conosciuto anche come affiliazione in Italia. Questo termine ha sempre giocato un significato ambiguo.

In realtà la definizione più adatta per l’affiliate marketing è “ad-filio”, che significa “diventare/divenire figlio, perché è in pratica quello che accade a chi lavora come affiliato professionista: Si costruisce un legame solido, come se fosse padre-figlio tra l’advertiser (azienda che ha un prodotto/servizio da vendere) e l’affiliato.

Come funziona l’affiliate marketing?

Per capire come funziona il modello di business delle affiliazioni, bisogna ricordarsi che si tratta di un rapporto tra due o tre entità: advertiser, publisher e piattaforma di affiliazione, mentre la piattaforma può essere gestita da network o programmi di affiliazione.

Il network di affiliazione gioca un ruolo importante in questo rapporto in quanto regola tutte le transazioni tecniche ed economiche che avvengono tra publisher e advertiser.

Il publisher (=affiliato) guadagna solo se genera una conversione per una campagna promozionale o un programma di affiliazione e si dice che guadagna a performance o CPA (Cost Per Action).

Vuoi vedere alcuni esempi di come si lavora nelle affiliazioni? Consulta la nostra sezione dei casi studio!

Chi è l’affiliato e come lavora?

L’affiliato è da considerare un venditore online che usa l’internet creando siti web, blog, pagine e gruppi su social network come Facebook e Instagram, liste email (database), canali YouTube ecc. per pubblicizzare.

Il vantaggio di questo lavoro è che non ci sono rapporti di esclusiva tra affiliato e advertiser, per questo motivo l‘affiliato può scegliere di lavorare con più advertiser contemporaneamente, appartenenti anche alla stessa categoria merceologica.

Ad esempio, può lavorare su portali come Amazon, Booking, Trivago ed Expedia, con Costa Crociere, MSC e Royal Caribbean.

La possibilità di scegliere tra migliaia di advertiser ha però dei pro e contro:

Vantaggi:

  • È come se potessimo scegliere dei clienti con cui lavorare, quindi si ha la possibilità di lavorare con big brand, senza trascorrere mesi in preventivi, gestione del budget e convincere l’ufficio marketing. C’è un pay concordato per lead o vendita e se si portano risultati si lavora, altrimenti si abbandona l’offerta.
  • L’affiliato non sarà quasi mai in contatto con l’ufficio marketing dell’advertiser, quindi può gestire tutto il lavoro in piena autonomia e seguendo le policy.

Svantaggi:

  • La possibilità di scegliere tra tanti advertiser e relative offerte è spesso strumento di defocalizzazione. C’è chi vorrebbe fare tutto e subito e crede che inserendo più offerte sulla stessa pagina si possa offrire più scelta all’utente finale. Questo però può creare confusione all’utente e difficilmente riusciremo a guidarlo verso la conversione.

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Chi è l’advertiser o merchant?

L’advertiser è chi mette a disposizione un prodotto o servizio da vendere, ma non solo. È un’azienda che ha bisogno fondamentalmente di 3 cose:

  • Brand awareness: far conoscere il proprio brand.
  • Lead generation: acquisire contatti da convertire.
  • Vendita: finalizzare la vendita di un prodotto o servizio.

Queste sono azioni e sono rivolte alla conversione dell’utente.

La vendita è una conversione diretta, mentre branding e lead generation sono conversioni indirette, ma sempre con una chiara finalità – altrimenti sarebbe uno spreco di tempo e soldi.

L’advertiser crea delle offerte per le quali crea le landing page e le creatività grafiche, fissa delle regole promozionali (policy) e si assicura che i codici di tracciamento siano perfettamente configurati. Poi fissa anche una commissione da riconoscere all’affiliato per ogni singola transazione.

Come guadagnare con l’affiliate marketing

Per guadagnare con le affiliazioni è necessario sapere che ogni campagna promozionale o programma ha il proprio piano commissionale, detto anche pay, che spesso viene indicato come CPA (cost per action o costo per azione). L’azione può essere:

  • Lead (PPL, Pay Per Lead): Commissione per acquisizione contatti;
  • Sale (PPS, Pay Per Sale): Commissione per vendita;
  • Impression (CPM, Cost Per Mille Impression): Commissione per visualizzazioni/impressions;
  • Click (PPC, Pay Per Click): Commissione per click;
  • Install (PPI, Pay Per Install): Commissione per download.
CPA e tipi di pay nelle affiliazioni
CPA e tipi di pay nelle affiliazioni

Ogni transazione è quindi legata ad una singola azione e l’affiliato di conseguenza guadagnerà su ogni azione richiesta dall’advertiser. Ogni campagna promozionale o programma di affiliazione ha una tabella chiara del piano commissionale, policy (tipologie di promozioni consentite) e creatività grafiche autorizzate.

Quanto si guadagna con l’affiliate marketing?

Con l’affiliate marketing si può guadagnare tantissimo o fallire miseramente. Non c’è una regola per questo business e soprattutto non è detto che quanto più si lavora quanto più si guadagna, semplicemente perché se il lavoro è fatto senza criterio si rischia di spendere tempo, ma soprattutto, soldi.

Ci sono affiliati che hanno fallito fin da subito – voglio ricordarti che solo il 15% degli affiliati riesce a generare più di 1000€/anno e solo l’1% di questo 15% riesce a fatturare più di 1 milione di euro all’anno. Quindi, se pensi che fare soldi con quest’attività e diventare ricco sia semplice, dovrai ricrederti.

Quanto si guadagna nell'affiliate marketing
Quanto si guadagna nell’affiliate marketing

L’attività dell’affiliato va intesa come un vero e proprio lavoro e come tale comporta tutti i rischi di una qualsiasi attività imprenditoriale.

Per lavorare bene con le affiliazioni è necessario rendersi conto che si diventa IMPRENDITORI DIGITALI, quindi creare un’azienda con dipendenti, gestione del cashflow (costi e ricavi), fatturazione, ricerca e sviluppo, ricerca di nuovi advertiser e copy persuasivo ma anche SEO, SEM, DEM, SEA, native advertising ecc…

L’attività dell’affiliato è volta a generare traffico verso degli advertorial o landing page e convertire gli utenti. Solo quando un utente genera un’azione, detta anche conversione, si percepirà una percentuale sul venduto o un valore fisso su lead, click o impression e da qui ne deriva il guadagno.

Più si vende, più si guadagna.

Ci sono dei limiti? Sì, molte offerte di big brand prevedono un CAP (deriva da capping, cappello) ovvero un budget prestabilito, nel quale l’advertiser valuta la qualità delle lead o vendite dell’affiliato e l’affiliato valuta i costi di acquisizione per queste conversioni, tempi di pagamento, assistenza e comunicazione. Insomma si instaura una vera e propria COLLABORAZIONE.

Per poter guadagnare con le affiliazioni è bene lavorare su diverse categorie merceologiche e con più advertiser, in questo modo sarà possibile diversificare la propria attività (senza fare confusione) e garantirsi una elasticità mentale che sarà vincente a lungo termine, dando vita a degli asset che dureranno addirittura anni! 😊

Guadagnare con le affiliazioni non è semplice

Come dico sempre: Il guadagno deriva da un lavoro ben fatto.

Soprattutto per la promessa che questo settore si presta (ovvero i guadagni facili), chi si avvicina senza la giusta consapevolezza ha la certezza di guadagnare sempre e comunque. Ma non è così.

Guadagnare con le affiliazioni non è semplice ma non è impossibile!

I guadagni provengono da una percentuale sulle vendite che abbiamo generato, quindi PPS (pay per sale), oppure su attività di lead generation PPL o altre attività remunerate a click, impression ecc., quindi dipendono da azioni che ha generato l’utente.

L’affiliato deve essere bravo a fornire all’utente proprio ciò di cui ha bisogno e far percepire sempre come opportunità la pubblicità che sta proponendo. Online questo è molto difficile ma, più è bravo l’affiliato e più sarà alto il suo tasso di conversione.

Cosa devo saper fare da affiliate marketer?

Per fare questo lavoro non è necessario avere dei titoli di studio particolari.

Occorre avere

  • una buona conoscenza dell’HTML, meglio se si ha dimestichezza anche con Java Script e PHP,
  • ottima conoscenza di copywriting,
  • avere una buona dimestichezza con i numeri,
  • propensione a trascorrere molte ore al pc,
  • buona conoscenza della lingua inglese,
  • voglia di studiare, osservare, testare e ottimizzare tecniche che porteranno alla monetizzazione.

Come iniziare a guadagnare? Un esempio concreto

Se pensi di fare ancora parte dei “dilettanti”/principianti e intendi cominciare a guadagnare con le affiliazioni da zero, ti consiglio di seguire questa strategia:

  • Creare un sito web o blog: Io suggerisco da subito di creare un sito web o blog che tratti con estrema professionalità una categoria. Ad esempio viaggi, animali domestici, assicurazioni, automotive ecc.. dopo aver stilato un piano redazionale e relativi contenuti. Crea community di utenti interessati ai tuoi argomenti. Al proposito, ti consigliamo di considerare due cose molto importanti: a) La forza delle affiliazioni è di poter fare ciò che preferisci. b) Tutto è più facile e promette più successo se scegli un tema in cui sei già esperta. Vai ad approfondire sull’articolo “come scegliere la nicchia per le affiliazioni“.
  • Inserire Google AdSense: Inserisci Google AdSense sul tuo blog per vedere come rispondono gli utenti alla pubblicità. AdSense potrebbe darti anche un buon punteggio in fase di valutazione da parte di network di affiliazione o programmi diretti, quindi non sottovalutare questa opzione. (Nota: Per lavorare in questo campo informati sugli aspetti fiscali il prima possibile)
  • Richiesta di iscrizione ad altri network: Fai richiesta di iscrizione ai maggiori network, compilando con accuratezza tutti i campi richiesti. Indica sempre i volumi, anche se minimi inizialmente, e i contatti personali.
  • Decidi cosa vendere: Fai richiesta solo ai programmi interessanti per la tua categoria merceologica/il tuo business! Se parli di animali domestici non perdere tempo (e non far perdere tempo all’advertiser) a far valutare il tuo sito per richiesta ad una campagna di mutui! Un errore che compiono molti affiliati inesperti è scegliere le campagne promozionali in base al pay e non in base alla pertinenza con i propri contenuti.
  • Leggi bene i termini e condizioni: Leggi bene i termini e condizioni per l’offerta che intendi promuovere, prima di intraprendere azioni promozionali, questo ti eviterà brutte sorprese (che possono essere anche esclusione o ban) e tassi di cancellazione inspiegabili.
  • Crea contenuti e link: Il tuo sito vive dei contenuti che ospita. Oltre a renderli interessanti per i lettori, rileggili e vedi se e dove ha senso creare un link per uno dei prodotti/programmi di affiliazione che hai scelto. Ad esempio, se hai un blog sugli animali domestici e un contenuto sui migliori trasportini per gatti, crea un link di affiliazione per ogni prodotto se il programma te lo permette.
  • Inizia ad usare fonti di traffico a pagamento: Se l’offerta permette di utilizzare fonti a pagamento puoi utilizzare le fonti che ti consentono di portare gli utenti sull’offerta.

Vedi anche il video e Q&A su come lavorare con le affiliazioni:

Se vuoi velocizzare il tuo percorso per diventare affiliato, leggi cosa ti offre il nostro corso di affiliate marketing qui.

Guadagnare con il programma affiliazione Amazon

Molte persone che si stanno avvicinando questo settore, sanno già che è possibile guadagnare con il programma di affiliazione Amazon.

affiliate marketing con il programma affiliazione di Amazon

L’affiliazione Amazon è quella più conosciuta, anche perché è stata la prima! Gli affiliati che intraprendono la strada del display integrano spesso Google AdSense per iniziare, per poi iniziare in un secondo passo con i prodotti Amazon.

I punti di forza del programma sono molteplici perché aggancia un cookie per 24 ore (anche se sarebbe bello averlo per più tempo) e paga per tutti gli acquisti che l’utente compie se proviene dal nostro link.

Ad esempio, se sponsorizzo una macchina fotografica e l’utente arriva sul portale di Amazon grazie al mio link e acquista delle cuffie wireless, mi sarà comunque riconosciuta la commissione per l’acquisto delle cuffie.

Inoltre emette pagamenti mensili, premesso che si raggiunge una certa soglia di pagamento.

Qualche tempo fa è stata rimossa la restrizione di essere possessori di un sito web per aderire al programma – ora basta avere anche una pagina Facebook in target con i contenuti che si vogliono promuovere. Qui trovi tutte le info necessarie.

Fonti di traffico

Un affiliato professionale sa come utilizzare le varie fonti di traffico a sua disposizione.

Per iniziare è possibile lavorare con le affiliazioni anche con la SEO e quindi con traffico “gratuito”, ovvero proveniente dai motori di ricerca e pagine/gruppi Facebook o altri social network.

La forza di queste fonti ne è la debolezza, in quanto è difficile fare scaling o arrivare a cifre considerevoli. Tuttavia, è una buona strategia per cominciare e mettere da parte dei soldi da reinvestire in traffico di qualità a pagamento, per esempio Facebook Ads, Google Ads o piattaforme di native advertising.

Fonti di traffico nell'affiliate marketing: Dal traffico "gratuito" al traffico a pagamento
Fonti di traffico – Da quello “gratuito” a quello a pagamento

Quando utilizzare fonti di traffico a pagamento

Non tutte le offerte in affiliazione consentono di utilizzare fonti di traffico a pagamento, tra cui SEM come Google Ads o Bing Ads, social advertising come Facebook Ads o Instagram, native advertising come Outbrain, Ligatus, Taboola, Traffico POP (questo lo sconsiglio vivamente) e così via.

Soprattutto in Italia, molte offerte provenienti da network o concessionarie hanno bisogno di traffico display (legato alla SEO) oppure DEM.

Il traffico a pagamento consente di raggiungere con estrema precisione un target specifico di utenti e quindi può risultare estremamente efficace, ma quando il brand è noto ha bisogno di avere un controllo totale del suo brand su tutti i canali promozionali.

Quindi solo pochi affiliati hanno la possibilità di lavorare per brand noti.

Il traffico a pagamento si può utilizzare in forma diretta, su landing page dell’advertiser (sempre ove consentito) oppure in forma indiretta passando su un advertorial/publiredazionale.

Ovviamente ci sono dei casi, come ad esempio su Google AdWords, dove non è consentito veicolare in modo diretto link di affiliazione ed è quindi necessario creare una pagina pre-landing che può essere un publiredazionale o advertorial.

Traffico a pagamento diretto e indiretto nell'affiliate marketing
Traffico a pagamento diretto e indiretto nell’affiliate marketing

Scaling – Quando la tua campagna va bene

Scalare una campagna con fonti di traffico a pagamento in Italia significa capire che “capping” ha la campagna e quanto è il ROI dato il Cost Per Click (CPC).

Un altro fattore che entra in gioco, molto importante, sono i tempi di pagamento.

L’Italia ha la triste fama di essere tra i paesi con i tempi di pagamento più lunghi in assoluto e devo ammettere che purtroppo è così. Anche quando ci viene detto “Noi paghiamo NET30” (ovvero a trenta giorni) – non sono proprio 30 giorni come li immaginiamo noi perché dobbiamo tener presente i tempi di convalida di lead o vendite. La maggior parte delle campagne ha un tempo di convalida di 30 giorni, quindi con un pagamento NET30 siamo già a 60 giorni da quando abbiamo generato il lead o vendita.

I network o le agenzie che pagano più velocemente hanno questa tempistica: tutto quello che viene generato in un mese solare (giorno 1-31) viene convalidato nei primi 10 giorni del mese successivo ed entro 30 giorni, durante i quali è necessario presentare fattura, si ricevono i pagamenti.

Ci sono anche network o agenzie che convalidano a 30 giorni, ricevono il pagamento dagli advertiser a 90 giorni e pagano l’affiliato a 30-60 giorni, in questo caso le commissioni di lead generati durante un mese ci saranno pagati tranquillamente dopo ben sei mesi!

Intraprendere azioni di scaling con traffico a pagamento significa tener presente tutte queste variabili, oltre la promozione e performance della campagna, per non rischiare di non avere cashflow disponibile da reinvestire in altre campagne o sulla stessa. Per questo motivo è necessario in alcuni casi porre un limite alla promozione.

È possibile arginare questo problema puntando sulla qualità e su volumi non esageratamente elevati in fase iniziale, in questo modo si arriverà al primo pagamento e da lì tutti i soldi guadagnati si possono reinvestire in promozione per scalare gradualmente, una volta che riceverai il primo pagamento poi riceverai pagamenti ogni mese.

Per fare questo è meglio lavorare su più campagne della stessa categoria merceologica, anche perché le campagne promozionali potrebbero terminare per esaurimento budget e di conseguenza potresti non arrivare a ricevere pagamenti continui con lo stesso network.

Guadagnare con l’affiliate marketing in Italia

Il mercato dell’affiliate marketing è molto variegato. Si possono trovare facilmente campagne promozionali e network di affiliazione in ogni parte del mondo e grazie alle fonti di traffico divise per paese e genere l’affiliato può promuovere ovunque.

Il focus però vorrei volgerlo al mercato italiano. Perché molti affiliati nuovi abbandonano l’attività? Perché chi è capace non riesce a scalare e perché molti preferiscono lavorare all’estero?

Analizziamo questi semplici aspetti tenendo conto che lavorare in Italia non è impossibile se sai come farlo!

Perché in Italia molti affiliati nuovi abbandonano l’attività?

L’85% degli affiliati che intraprende questa attività non riesce a generare più di 1000€ all’anno, e quindi molti di essi abbandona l’attività da affiliato nel giro di tre mesi. Vediamo alcuni motivi frequenti.

Le “formule magiche” non funzionano

Questo accade perché l’affiliato non affronta con la giusta tensione questo lavoro e si fida ciecamente di chi gli promette di guadagnare 300, 500, 1000, 2000€ al mese senza fare nulla (o il minimo sforzo!) e con una formula magica (che non esiste).

ATTENZIONE: In Italia, purtroppo, ci sono molti “formatori” che, come riescono a guadagnare 100€ in un mese, si sentono in diritto verso l’umanità di partorire un corso dal titolo “Come fare 100€ al mese!“

Gravando sull’ignoranza di chi pensa che sia facile guadagnare online, l’avvenente formatore rivenderà il suo corso, cosicché potrà successivamente fare un altro corso “Come guadagnare 200€ al mese!” (100€ proveniente dalle affiliazioni + 100€ il corso venduto al povero neofita che vorrebbe imparare).

Non è possibile guadagnare senza il minimo sforzo, quindi diffida da chi ti offrirà tali promesse.

Si tratta di un lavoro online che richiede molto impegno

Per guadagnare con le affiliazioni in Italia è necessario capire con quali prodotti o servizi intendiamo lavorare. Ci sono offerte in CPA che non richiedono nessuna referenza, quindi è possibile lavorare senza avere un sito web, mentre altre (soprattutto di Big Brand) provenienti da network importanti come Awin, Tradedoubler ecc.. richiedono un sito web o blog (leggi la guida su come lavorare con le affiliazioni senza sito web) e tutto il metodo promozionale deve essere approvato.

Questo metodo di lavoro tende a scoraggiare gli affiliati nuovi perché sono richieste tante garanzie ed attenzioni sull’utilizzo dei marchi ma necessario per cominciare a lavorare con le affiliazioni in maniera professionale.

Spesso le offerte che non hanno controllo si prestano facilmente a metodi di affiliazione black, perché l’obiettivo da perseguire è avere ROI con il minimo sforzo.

Per guadagnare con l’affiliate marketing è necessario lavorare! 

Se vuoi davvero diventare un affiliate marketer professionista, il nostro percorso AffiliatePRO® è il miglior metodo per imparare il mestiere. Il corso viene gestito da Giannicola Montesano e il suo staff di affiliati professionisti italiani. Lo puoi conoscere anche in giro per numerosi eventi italiani come speaker.

Perché molti affiliati italiani preferiscono lavorare all’estero?

Molti invece preferiscono fare affiliazioni all’estero perché i pagamenti sono più celeri. Si parte con un NET 30, per arrivare a NET7 se lead o vendite sono di buona qualità. Se invece oltre alla buona qualità facciamo anche grandi volumi si può arrivare a NET3 e in alcuni casi anche NET1. I network di affiliazione esteri sono più selettivi dei network italiani in fase di iscrizione. Infatti, richiedono molte informazioni e spesso anche call su skype, ma per offrire ai loro migliori affiliati queste tempistiche di pagamento chiedono un deposito prepay agli advertiser.

I network esteri hanno capito bene che per generare grandi volumi l’affiliato deve sostenere delle spese.

I network di affiliazione italiani stanno già investendo molto sui loro top publisher e credo che tra qualche tempo dovranno allinearsi alle realtà estere per non rischiare di avere solo affiliati di fascia medio-bassa che non intraprendono azioni di scaling.

È possibile guadagnare con l’affiliate marketing in Italia e con network italiani se sai come farlo!

Come scegliere un network di affiliazione

Un network di affiliazione bisogna sceglierlo sempre in base a delle caratteristiche che possono essere:

  • Quantità delle offerte a disposizione
  • Affidabilità del tracking
  • Il Pay
  • Tempi e metodi di pagamento
  • Assistenza e disponibilità degli affiliate manager
  • Strumenti a disposizione dell’affiliato

Tutte quelle caratteristiche permettono ad affiliati e advertiser di lavorare bene. Ogni affiliato deve valutarlo in prima persona.

Sconsiglio vivamente di affidarsi a feedback esterni perché per quanto possano essere accurati sono influenzati o da referral (cioè, io affiliato consiglio un network solo perché mi riconosce una percentuale o una commissione su ogni affiliato che riferisco tramite “sistema referral”) oppure si può subire l’influenza di chi ha avuto un’esperienza negativa e racconta solo una parte della storia.

In genere sento di affiliati che si lamentano di annullamenti da network e advertiser, quando in realtà hanno fonti non consentite e non hanno rispettato le policy.

La paura dello shaving

Mamma mi hanno rubato le caramelle!

Importiamo questo termine che indica “rasatura” o meglio taglio. Ma può essere anche sparizione/negazione. Ovvero tutto quello che non vediamo. Quando una campagna va male o portiamo traffico non qualificato facciamo prima a dubitare del network o agenzia anzichè fare un “mea culpa!” – È altresì vero che esistono network e agenzie che utilizzano questa pratica per arrotondare i propri guadagni.

Ma come riconoscere lo shaving? SEMPLICE: prendendo la stessa offerta da un altro network.

Lo shaving può essere fatto in due modi:

  1. sparizione delle lead/vendite, ovvero non sono proprio conteggiate in piattaforma.
  2. attraverso deny rate (tasso di cancellazione), ovvero lead o vendite annullate.

Ogni qualvolta ho avuto il sentore di trovarmi in una posizione di shaving, dove ho avuto la possibilità, anzichè utilizzare un tracker ho condotto test direttamente su offerta e da network differenti – oppure network vs advertiser diretto. Beh, in alcuni casi lo shaving era reale mentre in altri casi mi sbagliavo. 

I confronti dei dati permettono di accumulare esperienza e fare una selezione di quali siano i partners affidabili per un affiliato. Prima di pensare allo shaving assicuriamoci che la qualità del traffico sia buona!

Guida per scegliere le offerte in affiliazione

Dove prendere le offerte?

Le offerte in affiliazione sono comunemente chiamate campagne promozionali o programmi.

Per lavorare con le affiliazioni è necessario sapere dove prelevare le offerte che ci permetteranno di generare profitti.

E’ possibile trovarle sui portali dei network, oppure puoi scegliere programmi diretti (come Amazon) che contengono in molti casi diverse centinaia di prodotti.

Ogni network o programma ha le sue policy, nelle quali indica i termini e condizioni per poter lavorare con le proprie offerte. In più l’affiliato riceve informazioni su tempi e metodi di pagamento, commissioni, assistenza e prodotti.

Non esistono i migliori network o i migliori programmi. Il migliore è quello che risponde meglio alle tue esigenze!

Il lavoro dell’affiliato consiste nel saper valutare un’offerta e proporla ai propri utenti, fino a ottenere una conversione. Esistono sul mercato diverse migliaia di offerte in affiliazione, ognuna con il suo funnel e ognuna con il suo pay.

Per quanto riguarda il guadagno, tutte le offerte sono in CPA (cost per action), e le azioni possono essere definiti in vari modi, ad esempio PPS (Pay Per Sale), PPI (Pay Per Install), PPL (Pay Per Lead), e così via. Il PPL tra l’altro essere suddiviso nelle due tipologie DOI (Double Opt-in) e SOI (Single Opt-in). 

Ogni offerta ha il suo pay e ogni network propone l’offerta ad un pay che proviene da accordi con l’advertiser (diretto o indiretto). Per questo motivo, spesso, troviamo la stessa offerta su più network, ma con pay differenti.

Un indicatore importante potrebbe essere dovuto dal pay più alto, perché chi prende l’offerta in modo diretto può offrire un pay più elevato agli affiliati.

Come valutare un’offerta?

E’ bene valutare un’offerta su base alla pertinenza degli argomenti dei propri contenuti.

Non fare l’errore di valutare un’offerta solo in base al pay. Ci sono delle offerte PPL che remunerano poco per lead ma hanno un alto tasso di conversione (CR= Conversion Rate) – offri ai tuoi utenti offerte che c’entrano con i tuoi contenuti oppure dedicati a offerte alle quali sei disposto a testarle come utente.

Iscriviti, acquista e comprendi tutti i passaggi del funnel, per spiegare step by step tutti i passaggi all’utente.

Inoltre, se sei disposto ad iscriverti o ad acquistare qualcosa sei più disposto a vendere! Non commettere mai l’errore di promuovere prodotti/servizi che offline non regaleresti neanche!

Non devi scegliere le offerte in affiliazione solo dal pay che la campagna propone. Spesso pay più alto è sinonimo di difficoltà nella conversione.

High ticket e low ticket

Ultimamente, soprattutto nel mercato italiano, c’è stata un’ondata di disinformazione legata a Mobe e al high ticket affiliate, facendo sembrare questa come unica soluzione per guadagnare con le affiliazioni. In realtà non è così.

E’ possibile generare profitti anche da offerte low ticket ma in entrambi i casi è necessario saper lavorare con le affiliazioni!

Ecco il link di approfondimento sul business delle affiliazioni high ticket.

I tempi di pagamento

Come abbiamo visto, i tempi di pagamento sono la nota dolente di questo settore, perché soprattutto in Italia abbiamo tempi abbastanza lunghi.

Ogni advertiser ha i suoi tempi di convalida e i suoi tempi di pagamento. Ogni network ha i suoi tempi di pagamento e al 99% pagano tutti quando l’advertiser ha pagato. Nessuno (giustamente) anticipa soldi. Quindi l’affiliato, anche di fronte ad un’offerta davvero eccezionale deve tener sempre conto dei tempi di pagamento di una campagna promozionale.

Su network come Awin è indicato attraverso un semaforo il tempo di pagamento di ogni advertiser, in modo da poter calcolare bene quali sono i tempi di attesa.

il semaforo dei tempi di pagamento sul network di affiliazione Awin

Gestione del cashflow delle affiliazioni

I tempi di pagamento sono importantissimi per la gestione del cashflow, perché se l’affiliato spende soldi in paid traffic sta anticipando dei soldi. In questo caso se non è capace di gestire il flusso dei soldi si ritroverebbe, inesorabilmente, davanti ad enormi difficoltà. Sconsiglio su volumi bassi (meno di 10.000€/mese) di adottare linee di credito.

E’ consigliabile lavorare in prepay e con piccole somme, tipo pagamenti da 500 o 1000€ in questo modo la spesa sarà commisurata alla forza economica dell’affiliato.

Consiglio anche di non anticipare molti soldi su network/agenzie con cui non abbiamo collaborato in passato. Cerchiamo di evitare sorprese legate a deny rate e pagamenti in ritardo. È sempre meglio stringere una collaborazione basata sulla fiducia, prima di basare la collaborazione solo sui soldi.

Ritardo dei pagamenti e recupero crediti

Può succedere che alcuni network o agenzie ritardino nei pagamenti per via degli accordi commerciali stipulati con gli advertiser. In questo caso il mio consiglio è quello di contattare l’account manager di riferimento e fargli presente la tua situazione (soprattutto se hai anticipato dei soldi) e di sollecitare l’advertiser.

Ti ricordo che tra affiliato e advertiser non c’è un rapporto diretto, quindi il garante è sempre il network. In questo caso è interesse anche del network recuperare i crediti il prima possibile.

Nel caso in cui hai ritardi legati ad un programma diretto, ti consiglio di scrivere delle mail informali nei giorni successivi al mancato pagamento, indicando nelle mail il tempo che dai all’advertiser e di aspettare una risposta prima di procedere per vie legali.

Capisco che non è la soluzione più felice ma in alcuni casi è servito mostrare mezzo raccomandata tutte le transazioni non pagate e il linguaggio strettamente legale.

Q&A Affiliate Marketing

Vuoi continuare ad approfondire l’argomento? Guarda l’ultimo Q&A sulle affiliazioni:

12 risposte

  1. Ciao Giannicola. Buon Articolo. Volevo porti una domanda in merito. Quando dici che è importante che un affiliato “professionista”debba avere dimistechezza con il linguaggio HTML, JavaScript, PHP ecc. Intendi dire è indispensabile? Io non ho queste basi ma sono disposto anche ad imparare. Posso trarre cmq. vantaggio dal corso?

    1. Ciao Emanuel, partiamo dal presupposto che nulla è indispensabile. Ho visto Top Affiliate che guadagnavano tanto e sapevano usare solo un po’ di photoshop e Facebook ADS. Io ti parlo per esperienza e ti dico che se hai delle buone conoscenze HTML, js e php ti potranno sempre tornare utili soprattutto nei momenti in cui vuoi fare test specifici su una landing, proprio come l’hai immaginata tu. Per creare landing o altre pagine esistono tanti strumenti che ti consentono di creare delle pagine anche senza alcuna conoscenza, oppure puoi rivolgerti a consulenti esterni ma (ti parlo sempre per esperienza) ho potuto fare dei test che mi hanno consentito di fare migliaia di lead creando pagine da zero e modificando script e non penso che senza le giuste competenze avrei raggiunto certi risultati. Quindi, non sono indispensabili ma avere tali conoscenze potrà avvantaggiarti.

    1. Ciao Marica, un Programma di affiliazione può essere diretto (es. Amazon, eBay) oppure presente su network di affiliazione, in genere con remunerazione in CPA (nello specifico PPS, ovvero Pay Per Sale, una commissione sulle vendite) le campagne promozionali invece sono appartenuti a network o agenzie e hanno un pay in PPL, PPC o CPM, vengono definite tali perché sono legate al budget a disposizione o lead e quindi possono terminare al raggiungimento di tali obiettivi.

  2. Ciao Giannicola. Navigando sono capitato sul sito, e dopo aver letto tutto l’articolo mi soffermo sull’autore dell’articolo. E che ti scopro? che sei tu l’autore di “Affiliate Marketing – Tutta le verità sull’Advertising che funziona”, il libro che ho comprato oggi in libreria!! Belle queste coincidenze.
    Siccome la Hoepli è una casa editrice di altissimo livello, mi aspetto molto dal tuo libro!. Dopo questo preambolo volevo porti una domanda. Siccome io sono uno sconosciuto del Web (nessun blog, no facebook, linkedin e compagnia bella) – quindi niente traffico – potrei prendere in considerazione l’affiliate marketing, oppure è meglio che riponga il libro nel cassetto?

    1. Ciao Giuliano, ci sono network o programmi di affiliazione che non richiedono un sito web o blog, pagina facebook ecc. Però per poter lavorare con l’Affiliate Marketing con brand noti e servizi e prodotti di qualità è necessario avere degli spazi online. Il fatto che non hai un blog o una pagina facebook non significa che non puoi crearli e iniziare 😉 Buon lavoro!

    1. Ciao Drake, in genere le campagne promozionali sono a PPL (Pay Per Lead) o PPC (Pay Per Click) ed hanno un CAP, ovvero un numero fissato di lead. Mentre un Programma è attivo quasi sempre ed è per la maggior parte dei casi il PPS (Pay Per Sale). Questa è la differenza sui network di affiliazione mentre se un sito web riconosce una percentuale sul venduto per i propri prodotti agli affiliati, si parla di Programma di Affiliazione, esempio Amazon, eBay ecc..

  3. Ciao Giannicola, ho trovato il tuo post molto utile.
    Non capisco una cosa.
    Creata la landing page con eventuale prodotto da promuovere, ho bisogno di uno spazio web per iniziare la campagna pubblicitaria ??
    Io ho già un hosting con il mio sito “nicchia” ma non voglio usare il mio dominio per hostare una landing che non riguardi assolutamente nulla.
    Esistono sottodomini per poter hostare una landing e magari sfruttare un nome più inerente al prodotto?

    Grazie.

    1. Ciao Beppe, grazie! Puoi realizzare Landing Page su servizi come clickfunnels che ti fa hostare sui suoi server direttamente la Landing, oppure puoi acquistare un altro dominio e creare le prelanding, diciamo che di soluzioni ce ne sono tante, tutto dipende da quello che vuoi fare.
      Ti consiglio di ridurre al minimo i passaggi verso la conversione, se l’utente deve compiere troppe azioni (che possono essere anche semplici click) perde l’interesse. A presto e buon lavoro.

  4. Ciao Giannicola,
    ti ho conosciuto all’Affiliate Expo di Roma, complimenti per per cose che hai fatto e che stai facendo.
    Volevo chiederti una gentilezza, con un amico abbiamo visto la potenzialità del mondo dell’affiliate marketing, ci vorremo porre come un nuovo network innovativo ( magari in privato ti posso spiegare) quello che vorrei sapere come tua visione è come contattare i potenziali editori/publisher?
    Grazie per la tua disponibilità.
    Giam

    1. Ciao Giam, ti ringrazio! Sono contento che stiate valutando l’idea di lavorare come network ma non è semplice, sia per la parte contabile amministrativa che per quanto riguarda qualità e volumi. Io, fossi in voi, mi preoccuperei di lavorare bene con gli affiliati. Se sono soddisfatti ti porteranno loro altri affiliati 🙂

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