Come scegliere il programma di affiliazione o la campagna giusta?
offerte in affiliazione

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Nelle affiliazioni le offerte sono campagne promozionali e programmi di affiliazione, come scegliere quelle più adatte al proprio vertical?

Chi fa affiliate marketing ha a disposizione migliaia di offerte ogni mese, provenienti dai vari network di affiliazione o programmi di affiliazione diretti, spesso sono simili tra loro, nuove o vecchie, uguali ma con pay differenti, con azioni differenti ecc…

Come scegliere le offerte da proporre ai propri utenti?

Prima di innescare un ragionamento analitico su come scegliere il programma di affiliazione o la offerta giusta, basato su diversi fattori, a mio avviso le offerte vincenti sono sicuramente quelle a cui aderiresti in prima persona.

Spesso, gli angles vincenti si trovano testando realmente le offerte, sia essa una lead gen o un’acquisto perché oltre a conoscere il prodotto/servizio in affiliazione si comprende anche tutto il funnel e, di conseguenza, si può accompagnare step by step l’utente fino alla conversione.

Ogni offerta è una potenziale fonte di guadagno bisogna proporla al giusto target con i giusti mezzi.

Qual è il criterio adatto per scegliere i giusti programmi e offerte?

Dipende dal tipo di attività che stai svolgendo: se con un sito web o senza sito web, inoltre dipende dal canale promozionale scelto (SEM, DEM, Content, Social Advertising ecc..) e dipende dal network e dal pay! Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Come spiegato anche in altri articoli è sempre meglio avere un sito web per lavorare con le affiliazioni, ci sono advertiser (aziende che offrono prodotti/servizi) che mettono a disposizione offerte per l’affiliato e che, in alcuni casi, non gli importa se e come l’affiliato promuove l’offerta, conta solo il fatturato, oppure se è detentore di un brand noto vuole avere (giustamente) il controllo della presenza del brand. In questo caso un sito web è necessario!

Per lavorare con le affiliazioni in maniera professionale bisogna tutelare il cliente, offrendogli servizi che tu affiliato hai provato in prima persona e pensi che possa essere un’opportunità per il consumatore più che mero fatturato! Per promuovere tali offerte (diciamo di big brand) è necessario avere un sito ben fatto e che rispetti alcuni canoni. Come visto in “affiliate site” – c’è invece chi pensa solo al fatturato e non ritiene necessario avere un sito o essere rintracciabili dal consumatore, ma lascio questa pratica ad altri 😉

Il sito web deve trattare argomenti specifici e dovrà essere (o perlomeno sembrare) leader di categoria, con molti contenuti unici, interessanti e community rilevanti. La scelta delle offerte in questo caso dovrebbe essere semplice perchè si sceglieranno offerte di categoria simile ai contenuti trattati sul sito web. Ma avviene sempre così? Assolutamente NO!

Spesso, l’affiliato seleziona le offerte in base al pay e non alla pertinenza con i propri contenuti. Se non si ha nessuna idea di quali offerte possano essere compatibili con i contenuti del sito web o blog, basta inserire gli annunci di Google AdSense e osservarne l’andamento e gli inserzionisti per qualche giorno!

Categorie merceologiche di campagne o programmi

Tutte le offerte sono ordinate per categorie merceologiche, ogni network le categorizza in base ai suoi standard, le categorie più diffuse sono le seguenti:

  • Adult: si possono trovare tutte le offerte che riguardano un pubblico 18+ e sono dedicate ai portali che si occupano di queste tematiche. Queste offerte non sono accettate da molte fonti di traffico quindi è necessario lavorare su SEO e fonti di traffico dedicate.
  • Auto e moto: offerte che riguardano test drive e vendita di accessori.
  • Assicurazioni: offerte assicurative, possiamo trovare degli advertiser diretti o comparatori.
  • Gambling, Betting e Casinò: offerte dedicate al mondo del gambling, scommesse sportive e casinò online. Offerte vietate da molte fonti di traffico.
  • Beauty: questa è una categoria che negli ultimi due anni è esplosa perchè tratta tutte le campagne per il benessere e la bellezza. Molte offerte di questa categoria non mantengono le promesse, quindi consiglio di valutare attentamente ciò che si offre all’utente finale!
  • Coupon: le offerte che propongono un coupon per un acquisto o semplicemente un concorso dove si vince un coupon. Tali offerte richiedono solo tre, al massimo quattro, campi del form e sono orientate a lead generation, quindi è semplice convertire. Se sono concorsi autorizzati possono essere accettati sui vari canali promozionali.
  • Dating: offerte dedicati a siti di incontri. Molte fonti di traffico vietano tali offerte perchè spesso sono “spinte” sia nelle creatività che landing page.
  • Software: offerte dedicate ad app e software in generale, pagano per installazione, download o vendita, in questa categoria possono rientrare anche servizi di Hosting e Server.
  • Game: offerte dedicate a giochi online o dispositivi per il gaming.
  • Finanza: tutte le offerte come mutui, prestiti, finanziamenti, trading, opzioni binarie, criptovalute ma anche finanza famigliare come le offerte energetiche.
  • Fashion: offerte di moda e bellezza, in questa categoria possiamo trovare sia offerte a lead oppure per vendita.
  • Shopping: tutte le offerte che si occupano di vendere un prodotto all’utente oppure di far compiere azioni, come siti di cashback.
  • Survey: offerte dedicate a sondaggi pagati.
  • Telecomunicazioni: offerte sia B2C che B2B di compagnie telefoniche.
  • Travel: tutte le offerte dedicate al mondo travel, è possibile trovare offerte che remunerano l’affiliato per lead, vendita oppure clickout.

Ogni network suddivide le offerte per categoria merceologica, in questo modo è semplice scegliere le offerte più adeguate al proprio vertical. Esistono delle offerte che possono essere proposte a target diversi e con angle diversi, basta saperle riconoscere!

Spesso capita che un affiliato può commette un errore banale; promuove offerte con un pay più elevato pensando di avere un ROI maggiore.

ATTENZIONE: più il pay è elevato più è difficile convertire, consiglio in fase iniziale di lavorare sulle PPL SOI (low ppl) dove è possibile generare tante conversioni, per portare invece l’utente a compiere l’azione su una PPS, meglio conosciuta come vendita, è necessario strutturare un funnel con relativa strategia, per questo occorre un minimo di esperienza.

Il canale promozionale

Se stai utilizzando Facebook Ads o DEM sceglierai offerte sia per il tuo target di riferimento che per il canale promozionale consentito. Quando selezioni una campagna (offerta), dal network di affiliazione, nelle policy sono sempre indicati i canali consentiti e non consentiti, consiglio di leggere bene le policy per non trovare “sorprese” a fine mese (meglio conosciute come annullamenti), è fortemente sconsigliato far girare offerte su canali promozionali non consentiti in quanto è possibile per network e advertiser capire da dove è partita l’azione!

Per la maggior parte delle offerte, provenienti da network di affiliazione autorevoli, in Italia non è consentito promuovere in maniera diretta da Facebook Ads, Native o da SEM un’offerta perchè è ancora molto radicata la rete display e DEM.

Il payout

Nel momento in cui vengono intercettate le giuste offerte per il vertical il secondo passaggio è identificare, e quindi scegliere, le offerte con il pay migliore. Anzichè focalizzarsi solo sul pay dovremmo fare una valutazione tra efficacia della landing page e pay offerto per l’azione richiesta.

Esempio: Hai presente Privalia? La si può trovare a PPL sia SOI che DOI a pay differenti. Privalia PPL SOI la si trova a 1,5€ mentre DOI a 2,5€ – un affiliato alle prime armi si butterebbe ad occhi chiusi sulla DOI 2,5€ però, in realtà, il CR è migliore sull’offerta in PPL SOI!

Significa, in questo caso, che possiamo guadagnare molto di più promuovendo la single opt-in a parità di visite e click. Ogni caso però si differenzia dall’altro, non c’è uno standard!

Network di affiliazione

Con i network di affiliazione è necessario stringere una partnership e fare in modo di lavorare in maniera costante. Come risaputo, in Italia i network pagano i propri affiliati a 30-60-90-120 giorni, per questo motivo è necessario arrivare al primo pagamento, ponderando gli investimenti, lavorando in maniera continuativa. Queste dinamiche implicano una collaborazione che tende a crescere nel tempo, e non dal primo giorno, per molti potrebbe essere un ostacolo per altri un’opportunità.

È meglio prendere sempre le offerte dai network con cui si collabora in maniera continuativa, anche perché con il tempo si può instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione anche su altre offerte.

La strategia

Sappiamo bene che non siamo gli unici e i primi a promuovere un’offerta su un canale promozionale, per questo motivo è necessario studiare la concorrenza e differenziarsi. Durante questa fase è necessario chiedersi più volte “perchè l’utente dovrebbe convertire tramite il mio funnel anzichè con quello di un mio competitors?

La realtà è questa: sia tu che un tuo competitors siete dei perfetti sconosciuti per l’utente, quindi fatta eccezione di casi in cui stai veicolando ads di un forte brand con un brand/influencer, rimani uno sconosciuto. Il vantaggio che potresti avere, non è quello di ingannare l’utente (come spesso si fa) spacciandosi per quanlcun’altro, ma è rendendo il processo di conversione più semplice possibile.

L’utente in qualsiasi momento deve avere la percezione di trovarsi nel posto giusto al momento giusto!

RICORDA: L’utente vuole tutto, subito, con il minimo sforzo e con la minima spesa.

Il ROI

Per capire se un’offerta sta portando i risultati sperati è necessario osservare le statistiche e, capire da queste, se il lavoro svolto è ripagato. Il guadagno dell’Affiliato si basa sul ROI, per questo motivo è molto importante ma non è l’elemento che ha l’ultima parola su tutto.

La scelta di un’offerta è una parte importante del lavoro di un’affiliato ma non l’unica!

L’attività dell’affiliato prevede molte scelte, alcune vincenti altre perdenti, tutte però sono atte a generare profitto per mezzo di un’attività chiamata lavoro.

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