Guida pratica degli aspetti da valutare per non farsi bannare su Facebook Ads
Facebook è una grande comunità,
un grande Paese con milioni e milioni di abitanti. Come ogni comunità che si rispetti ha anch’esso delle regole, delle leggi che servono per salvaguardare la vita di tutti gli abitanti.
Se non fosse così probabilmente Facebook avrebbe già chiuso da diverso tempo, in preda all’anarchia di chi lo avrebbe utilizzato e spremuto fino a portarlo alla distruzione.
Se vuoi vivere all’interno di questo grande Paese non solo devi adeguarti alle regole ma devi anche contribuire a rendere positiva l’esperienza di tutti gli altri tuoi concittadini.
La Costituzione di Facebook
Il modo più semplice per conoscere le leggi in un determinato Paese è consultare la Costituzione vigente, e per conoscere le regole di Facebook basta consultare alcune guide che descrivono in maniera chiara cosa si può fare e cosa no:
Istruzioni generali:
https://www.facebook.com/ad_guidelines.php
Contenuti delle Pagine:
https://www.facebook.com/page_guidelines.php
Targetizzazione: https://www.facebook.com/help/256048321073744
Alcol:
http://www.facebook.com/help/110094445754628
Gioco d’azzardo:
https://www.facebook.com/help/247824495237141
Utilizzo del marchio Facebook: https://www.facebook.com/help/261520143948073/
Copy, Immagini, Targeting e Destinazione:
https://www.facebook.com/help/199766486817238/
Coerenza fra ciò che prometti e ciò che dai
Quando costruisci il copy (testo + immagine) per il tuo annuncio devi
essere coerente con ciò che poi proponi all’utente, ovvero ciò che egli troverà nella landing page che stai promuovendo. Quando “adeschi” persone con click baiting aggressivi, o peggio con false promesse, vieni classificato come un advertiser poco affidabile e spesso con un copy del genere non riesci ad ottenere nemmeno l’approvazione per promuovere l’annuncio.
Sei un chiacchierone che inganna i suoi interlocutori? Non avrai vita lunga su Facebook o per lo meno sarà tormentatissima.
Il tuo Copy è troppo aggressivo?
La politica di Facebook non prevede che tu infastidisca gli altri utenti, o che utilizzi affermazioni che possano creare disagio a chi legga. Frasi come “Sei povero?”, “Sei grasso?” possono risultare offensivi a chi legge, anche se tu non hai esplicitamente menzionato nessuna persona. Utilizzare un copy meno diretto potrebbe evitarti di vedere il tuo annuncio bloccato.
Stesso discorso vale per le forti leve del marketing come la paura o il senso di colpa, se forzi troppo la mano incorri inevitabilmente a segnalazioni e stop della promozione.
Quando scrivi un annuncio su Facebook Ads pensa a lasciare un’esperienza positiva a chi leggerà.
L’Autorevolezza del tuo dominio
Molte volte gli affiliati per semplicità, ma anche per velocità, preferiscono promuovere direttamente un link di un programma o campagna di affiliazione su Facebook Ads.
Questa pratica permette di avere CR (conversion rate) migliori, facendo si che si riducano i passaggi di intermezzo e si porti direttamente l’utente sulla landing della campagna, ma allo stesso tempo è molto rischiosa. Non tanto per la tua attività in particolare, ma per quello che anche gli altri affiliati fanno promuovendo quel tuo stesso link.
Facebook utilizza un controllo del Domain Authority, proprio come succede su Google per il posizionamento SEO e per le campagne su Google AdWords. Quando un dominio ha un punteggio basso, in conseguenza di attività poco lecite e spinte, spesso non passa il controllo di Facebook Ads e viene direttamente scartato. Nelle migliori delle ipotesi passa il check ma viene fermato in corso d’opera.
La soluzione per ovviare a questo problema è utilizzare pagine di intermezzo, delle landing page o contenuti persuasivi presenti su un proprio sito. Ancora meglio se questo dominio ha già un buon storico su Facebook Ads.
Assolutamente inutile utilizzare shortner come goo.gl, bit.ly e simili per fare il redirect del link di affiliazione.
La tua reputazione
Cosa dicono gli altri concittadini di te? Per Facebook questo è uno dei parametri più importanti. Vuole capire se effettivamente stai dando valore o no ai suoi utenti.
Se questi ultimi iniziano a commentare negativamente i tuoi annunci, utilizzare reactions per comunicare il loro non gradimento o addirittura a segnalare il tuo annuncio, sei fortemente a rischio stop campagna e, se sei recidivo, al ban permanente dell’account.
Cosa conviene fare?
Una continua moderazione dei commenti. Rispondere in maniera gentile alle domande e ai dubbi degli utenti ed eliminare i commenti fuori luogo che potrebbero danneggiare la reputazione del tuo annuncio.
Altri due strumenti che possono esserti utile sono il
“filtro volgarità” e “moderazione della pagina” di Facebook, che trovi nelle impostazioni della tua pagina. All’interno puoi inserire delle parole che quando verranno menzionate dagli utenti faranno finire i loro commenti direttamente in spam, ovvero verranno nascosti affinchè possano essere poi eliminati manualmente.
Dai sempre un’occhiata al
Relevance Score della tua campagna, se ha un punteggio più basso di 5 puoi prendere in considerazione di stoppare la campagna invece che insistere. Un punteggio basso indica che stai promuovendo qualcosa che a quegli utenti non interessa, e che con il tempo comporterà sicuramente interazioni negative.
La tutela dei tuoi visitatori
Ogni sito internet deve avere obbligatoriamente
Privacy Policy e Termini di Condizioni. La tutela dell’utente è importante, ed è uno dei fattori su cui Facebook è intransigente. Un sito internet che non da modo all’utente di tutelarsi è facilmente classificabile come frode o scam.
Homepage
Un’altra attività molto comune è quella di utilizzare dei propri siti per creare delle pagine appositamente per fare advertising, tralasciando poi tutto il resto.
Prendiamo il caso in cui venga pubblicizzata una pagina su un url specifico, con una Homepage molto scarna. Per Facebook, ma per qualsiasi altro utente un pò più furbo, può essere davvero poco credibile.
Un buon sito con una buona struttura e soprattutto una buona homepage di facciata
permettono di essere credibili e di avere il lasciapassare su Facebook Ads. Fanno capire che si tratta di un sito autorevole e che è pronto ad ospitare visitatori ma soprattutto a dargli del valore.
La tua Fedina Penale
Quello che hai fatto nel passato, ahimè, su Facebook non viene dimenticato. Il tuo storico è importante sia in chiave negativa ma anche positiva. Se in passato sei stato già segnalato più volte e hai ricevuto diversi stop delle tue campagne, sarai inevitabilmente classificato come advertiser a rischio ban.
Oltre modo se hai sempre fatto attività lecite vedrai più flessibilità da parte di Facebook Ads anche quando farai qualche test temporaneo un pò più spinto.
Sei stato già bannato?
Immagino quanto può essere frustrante essere stato bannato da Facebook Ads e aver perso tutti i dati su cui hai lavorato per molto tempo: storico campagne, pixel, pubblici personalizzati e quant’altro.
Non demordere però, puoi sempre richiedere di essere riammesso ad utilizzare il tuo account di Facebook Ads (ci sono alcuni casi straordinari di advertiser che hanno avuto la possibilità di tornare a lavorare con il loro vecchio account dimostrando la solidità del loro business) o nel peggiore dei casi puoi ripartire con un nuovo account, ricordandoti di utilizzare un nuovo sistema di pagamento e di consultare questa guida anche in futuro.