Affiliazioni Black e White

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Spesso si sente parlare di campagna o metodo “Black” e campagna o metodo “White” vediamo di cosa si tratta e come bisogna valutarle!

Quando si parla di guadagnare con le affiliazioni la maggior parte delle persone pensano che dietro ci sia per forza una fregatura perchè non è possibile guadagnare online in maniera onesta. Visto che invece è possibile guadagnare con le affiliazioni in maniera totalmente etica e nel rispetto degli utenti si è arrivati (quasi fosse uno standard) ad etichettare le campagne come black e white. In genere si parla di campagna black quando per promuoverla, per esempio su Facebook ADS o altro canale promozionale, c’è bisogno dell’ausilio di un cloaker e di campagna white quando può essere promossa seguendo le policy di chi ci offre la possibilità di portare traffico verso una campagna promozionale.
  • Campagna = prodotto o servizio.
  • Metodo = metodo promozionale.
La verità è che molti Affiliati pur di guadagnare con le affiliazioni preferiscono usare metodi black, è una loro scelta, si guadagna anche tanto ma è bene specificare che non sono Affiliati Professionisti (anche se guadagnano tanto) ma sono degli ottimi opportunity seekers.

Cosa c’è che non va nel lavorare con metodi black?

In molti lo fanno e lo insegnano, pensando solo ed esclusivamente al profitto ma in realtà NESSUNO pensa all’azione che compie ovvero una truffa! Nella vita reale siamo abituati a riconoscere come furto quando alcune persone mettono un passamontagna in testa e vanno a rapinare banche, appartamenti e altri esercizi commerciali ma si parla di furto anche quando il ladro si traveste, da poliziotto, postino o chissà, e truffando persone estorce dei soldi. Questa losca figura che truffa la gente nella vita reale viene indicata come ladro/truffatore, nel web invece si dice che “lavora con metodi black“. Qualcuno ora potrebbe dire: “Non è così!” – “È un paragone che non puoi fare!” – “Come ti permetti?” Vediamo allora, nello specifico (tramite un esempio), cosa fa chi usa il metodo black: ha un prodotto o servizio appartenenti a categorie che non possono essere promosse su Facebook ADS ad esempio: Dating, Nutra (prodotti dietetici o sviluppo massa muscolare), Pin Submit ecc… visto che non possono essere promosse su Facebook ADS si adotta l’ausilio di un cloaker (per esempio Fraudbaster) si crea una “safe page” e una “money page” anzichè utilizzare canali dove non c’è bisogno di cloaker.
  • Safe page: è la pagina “salvachiappe”, cioè quella da mostrare al revisore di Facebook quando approva o verifica la campagna.
  • Money Page: è la pagina della campagna black di turno.
Ovviamente quando creiamo un annuncio diciamo: “Ho scoperto come perdere 10 kg seguendo questa dieta” la safe page potrà puntare anche al sito ansa.it/canale_saluteebenessere, chi ti vieta di fare pubblicità a terzi(?!), mentre la money page manda alla campagna del prodotto dietetico di turno. Il 99% di questi prodotti o servizi è fake, ovvero che non offre quello che promette! I rischi sono: ban da parte di Facebook e denuncia dell’utente alla Polizia Postale. Il cloaking non è una pratica utilizzata solo su Facebook ADS, può essere utilizzato anche su altri canali con grande successo. Un altro metodo black ce lo racconta un articolo della Repubblica: “La grande truffa dei servizi telefonici” “Che male c’è a fare una valanga di soldi così?” – “Sei invidioso perchè io guadagno tanto?” – “Io mi assumo i rischi, fatti i cazzi tuoi!” Tutto giusto, ma è necessario puntualizzare questo: nel momento in cui utilizzi un cloaker, inevitabilmente è come se indossassi un passamontagna (o ti travesti da qualcuno che non sei tu) e il metodo black che stai utilizzando, per essere vietato da quel canale promozionale, va contro le policy di chi ti permette di acquistare traffico. Quindi facendo 1+1… Parliamo ora delle campagne white, non tutte le campagne white sono da intendersi tali. Ci sono quelle legate ai Brand noti e quelle sconosciute, ovvero legate a prodotti o servizi di cui non abbiamo mai sentito parlare. Il mio consiglio è questo: in caso di campagna sconosciuta, testa il servizio in prima persona perchè  potrebbe essere un prodotto white, posso promuoverlo senza l’utilizzo di cloaker, ma potrebbe essere anche un prodotto FAKE! Rifilare prodotti fake agli utenti equivale a fare il lavoro di un qualsiasi truffatore, usare magistralmente tante leve di marketing per far acquistare un prodotto o servizio che in realtà altro non è che qualcosa che non funziona. In genere quando si rifila un prodotto fake, l’utente si avvale sull’Azienda che eroga il prodotto o servizio e quasi mai sull’Affiliato e sul network di affiliazione, non per scoraggiarvi ma ci sono stati dei casi in passato in cui a pagare le conseguenze sono stati anche affiliati e network – queste notizie non vengono rese di pubblico dominio perchè è sempre meglio dire “È tutt’apposto, va alla grande” – anzichè dire “Questa volta ci hanno beccato!” Altro caso può essere questo: promuovere una campagna white con metodi black per fare più lead/vendite, esempio pratico: promuovo la campagna Zalando tramite Advertorial (del TGCOM)! Oppure vendere creme o prodotti dimagranti (lasciamoci il beneficio del dubbio che funzionino) tramite blog, pagina facebook lasciando intendere di essere un esperto del settore, quando in realtà non lo sono. Quindi è doveroso fare una netta distinzione tra campagne e metodi black, campagne e metodi white e campagne e metodi grey. È necessario capire la strada che si sta percorrendo e quali rischi si corrono, non pensando solo al profitto che si sta generando ma pensando all’utente che stai guidando verso l’azione. L’intento di questo articolo non è quello di voler fare la morale ma è quello di spiegare, e di conseguenza far comprendere, la linea sottile che separa il metodo black da quello white. Conosco molti affiliati che lavorano con metodi black e pensano che sia normale lavorare così con l’Affiliate Marketing e, allo stesso tempo, molti altri che non si avvicinano all’Affiliate Marketing perchè pensano che sia il modo più tollerato per truffare l’utente. NON è così. È possibile lavorare con le Affiliazioni in maniera onesta, io ci lavoro da anni e quindi sono qui a testimoniarti che è possibile! Esistono campagne di brand noti che pagano gli Affiliati per ogni conversione (sia essa lead o vendita), queste campagne possono essere promosse con metodi white ed è possibile lavorare come un professionista del settore: utilizzando tutti i canali promozionali disponibili, definendo una strategia replicabile. Ora che sai come si lavora nell’Affiliate Marketing non hai più scuse. A te la scelta!

Aggiornamento Agosto 2017: RIP CLOAKING

Facebook sa molto bene come funziona un cloaker, e sta lavorando per migliorare la revisione delle campagne e bloccare tutte le attività e gli account che ne fanno utilizzo.

In questi giorni in molti si sono lamentati per ban degli account Facebook Ads senza alcun motivo apparente, la realtà è che Facebook sta commettendo degli errori ma allo stesso tempo sta testando qualcosa di nuovo, molto probabilmente per fermare le attività di cloaking.

Per questo motivo ti consiglio sempre di lavorare nella maniera più etica possibile, di costruire un business che non faccia affidamento su “bug e lacune tecniche del momento“, ma che abbia basi solide e possa durare a lungo termine. Link al comunicato: https://newsroom.fb.com/news/2017/08/news-feed-fyi-addressing-cloaking-so-people-see-more-authentic-posts/

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