L’Affiliate Marketing è una grande truffa?

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Cosa succede quando un affiliato esagera con la creatività per guadagnare?

L’eterna lotta tra bene e male o fare soldi in modo lecito oppure farne di più utilizzando la “creatività” è la problematica di ogni affiliato.

Spesso troviamo ADS su Facebook con testimonial come Belen Rodriguez, Rocco Siffredi o marchi famosi e subito scatta in noi la domanda “ma queste ADS sono autorizzate?” al 99,99% NO!

Però tutte le donne sognano di avere un fisico statuario come quello di Belen, tutti gli uomini vogliono essere dei portenti a letto come Rocco e, allo stesso tempo, tutti vogliono ricevere qualcosa dai brand.

Se queste attività non sono autorizzate cosa potrebbe accadere all’affiliato in caso di segnalazione?

Aspetto legale: Il personaggio famoso (VIP) o brand segnala a Facebook l’utilizzo inappropriato di immagini, nella peggiore delle ipotesi potrebbe scattare un BAN dell’account pubblicitario oppure chiusura della pagina. Nel caso in cui la pagina di utilizzo delle ADS fosse riconducibile facilmente all’affiliato, l’affiliato potrebbe ricevere una raccomandata di diffida dell’utilizzo del marchio e quindi interrompere ogni attività promozionale. Nel caso in cui l’affiliato sia recidivo nel suo comportamento, l’azienda che lo ha già diffidato, procederà per vie legali.

Nel caso in cui tali VIP o brand fossero utilizzati da Advertiser sulle proprie landing page, molto probabilmente l’azienda lesa procederà per vie legali nei confronti dell’advertiser e network.

Ricordiamoci che tra network di affiliazione e advertiser vige un contratto dove ognuno ha le proprie responsabilità e spesso (ma non diamolo per scontato) anche tra network di affiliazione e affiliato ci sono delle condizioni di utilizzo dei materiali messi a disposizione.

Affiliati, network e advertiser compiacenti

Per alcune categorie come Nutra, Adult e Mobile contano i risultati (di conseguenza il fatturato) e dare spazio alla “creatività” è un bene per tutti, tranne per il povero utente, quindi tutte le azioni lecite o illecite sono consentite. Nel caso in cui ci fosse una diffida, beh si applica la strategia dello “scaricabarile” e con un giurin giurella non lo faccio mai più, se lo faccio un’altra volta sono figlio di ricotta… si evitano procedimenti penali!

Per altre categorie e business più solidi a rischiare sono tutti, quindi l’affiliato nel caso utilizzi VIP o marchi che non hanno autorizzato l’utilizzo potrebbe vedersi annullate tutte le leads o vendite generate, subire un BAN dal network e incorrere in un procedimento penale da parte del network e in alcuni casi anche da parte dell’advertiser (e qui non ci sono giurin giurella che tengano perchè tramite questa promozione creativa, l’affiliato potrebbe aver danneggiato il brand!)

Per evitare di danneggiare un brand è necessario leggere con attenzione Termini e Condizioni di una campagna e rispettare le condizioni, in questo modo si avranno vendite e lead approvate e possibilità di scaling.

Per quanto possa sembrare tutto complicato è tutto molto semplice, vediamolo con un esempio:

Realtà: sono un venditore di vino e attraverso i marchi trattati e la mia volontà, scelte e voglia di lavorare cerco di portare la mia attività in profit.

Realtà + Creatività aumentata: compro un vino al discount, lo travaso in una bottiglia di Dom Perignon e vendo il vino frizzante a 30€/calice – per far vedere che il luogo è rinomato, assoldo un buon grafico e faccio dei quadri che certificano la presenza (con dedica) di Belen, Rocco e l’ultima stagione dell’isola dei famosi e grande fratello! Profit assicurato.

Eh ma questa si chiama truffa!

Ah si? E utilizzare Belen, a sua insaputa, vendendo prodotti per avere i glutei perfetti (come i suoi) – dalla dubbia efficacia – pensi che sia solo “creatività“?

Questo modus operandi funziona, genera risultati e grandi fatturati ma allo stesso tempo genera sedicenti venditori e utenti truffati lavorando solo con aziende a cui non interessa la salute dell’utente, quindi non hanno una reputazione da salvaguardare, ecco perchè chi parla di affiliazione oggi in Italia (ma anche in tutto il mondo) ostenta guadagni ma non i marchi con cui lavora 😉

Più easy, meno regole, più fatturato = Enjoy Affiliate Marketing

Godersi il lavoro da Affiliato è spesso sinonimo di piscina, auto di lusso, viaggi e grandi guadagni. Il guadagno deriva da campagne facilmente scalabili, ROI impressionanti, cashflow da investire in ads e pagamenti veloci (net7, net3 o addirittura net1), in tutto questo non importa il prodotto e cosa gli si appioppa all’utente “tanto se posso promuovere su Facebook senza cloaker è un prodotto withe!

Il concetto di campagna white, black e grey è sempre molto soggettivo, perchè spesso è legato all’interpretazione dell’affiliato. D’altra parte lavorare con brand noti (con autorizzazione) non è sostenibile perchè ha molte regole, tempistiche di pagamento infinite e poche possibilità di scaling.

Cosa scegliere? Cosa promuovere? Come fare?

Attenzione: non sono qui a farti la morale, ma voglio solo rispondere alle tante perplessità che leggo in giro e che percepiscono l’Affiliate Marketing come una grande truffa.

Se il tuo obiettivo è diventare ricco, avendo cura solo del tuo conto in banca, la risposta è ovvia.

Se invece vuoi guadagnare seriamente con l’affiliate marketing devi strutturati seriamente, proporre prodotti/servizi che tu stesso acquisteresti o ai quali aderiresti o semplicemente ritieni davvero utili per altre persone. Ricorda, l’Affiliate Marketing ti offre la possibilità di avere strumenti potentissimi ed essere un venditore di molteplici servizi/prodotti… non limitarti ad essere un venditore di pentole!

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