Guadagnare a tutti i costi con le affiliazioni

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Costi quel che costi io devo guadagnare con le affiliazioni, perchè devo fare diversi kappa* con l’Affiliate Marketing. Ormai tutti lo fanno!

Qualche giorno fa è andato in onda, alla trasmissione Le Iene, un servizio che riguardava Rocco Siffredi e una “crema miracolosa“, tale prodotto veniva venduto online grazie alla sua immagine e ad una sua intervista, su un advertorial, ma a sua insaputa!

Una persona che ha problemi intimi, difficilmente riesce a parlarne con altre persone tantomeno con  medici specialisti, e la prima cosa che fa è cercare rimedi che funzionano, con la massima riservatezza, su internet. Questa persona, grazie alla pubblicità,si imbatte in un advertorial nel quale Rocco Siffredi passa da 12cm a 23cm grazie ad una crema miracolosa (suggeritagli da un pornoattore americano mentre era in preda alla disperazione perchè la sua virilità e carriera erano compromesse) e grazie a questa crema Rocco risolve tutti i suoi problemi!

Utilizzare Rocco in questi advertorial permette di sicuro l’avere un ROI esagerato, perchè la sua fama lo precede – in questo caso l’affiliato  fa leva su problematiche delicate, che portano l’utente alla disperazione, proponendo come soluzione facile e veloce un prodotto miracoloso che ha dato fama e successo a Rocco!

In questo modo tante persone acquistano la crema miracolosa, Rocco Siffredi non ne sa nulla e tanti utenti… sono davvero soddisfatti?!

A dirlo dovrebbero essere loro, ma il fatto che non si sentono lamentele in giro non è perchè siano tutti dei portenti grazie alla crema, ma semplicemente perchè sarebbero derisi due volte: perchè hanno un problema intimo e perchè hanno creduto ad un advertorial! Quindi chi potrebbe mai denunciare un problema simile?

Questo succede anche con creme rigeneranti, antiage, dimagranti, integratori di ogni genere e tante altre diavolerie. La maggior parte di questi prodotti fa leva sull‘intimità del problema.

Ci sono degli aspetti importanti da considerare, chi vende questi prodotti provoca all’utente due danni:

  1. Vende un prodotto che non funziona, quindi crea delle aspettative con storie finte, testimonial famosi e feedback fasulli.
  2. Danneggia l’autostima dell’utente perchè s’innesca in lui un ragionamento “Rocco me l’ha consigliato, su di lui ha funzionato, ha funzionato su milioni di persone e su me NO?! Forse il problema sono io…

Ragazzi pensate a quanto male provano queste persone prima di pensare ai vostri soldi!

Torniamo all’aspetto tecnico: la pratica testimonial famoso + storia “strappamutande” inventata permette conversioni sopra la media!

Dalla discussione sul gruppo Affiliazione Professionale

[AFFILIAZIONI] – “Lavoro con le Affiliazioni e faccio diversi kappa*/day!

Sì, ma come li fai?

ATTENZIONE: con questo post non voglio fare la morale a nessuno. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, basta che se ne assuma le proprie responsabilità!

C’è una linea sottile che separa il truffatore dall’affiliato e spesso, questa linea, viene calpestata perché ci sono tanti soldi in gioco. 

Vendere una crema per l’allungamento del pene è difficile (forse impossibile per alcuni) allora per incrementare le vendite e fare diversi “kappa*” è necessario sfoderare… Rocco! A sua insaputa.

Qui non si parla più di Affiliate Marketing, si parla di truffa, che vi piaccia oppure no questo è il termine più appropriato per questa pratica, ad alleggerire però questo atteggiamento c’è il web perché dallo storytelling inventato al testimonial è un attimo… è tutta fantasia!

Sappiamo bene che per far compiere un’azione all’utente bisogna attrarlo, persuaderlo e convertirlo.

Per raggiungere questo scopo, perché ci sono tante vendite e tante commissioni, non si guarda in faccia a nessuno forse perché tanto Rocco sta a Budapest, tanto l’utente è uno stupido disperato (se pensa che funzioni davvero…), tanto io con qualche strumento riesco a mascherarmi. “Tanto se la crema non funziona, se la prenderanno con il produttore mica con me?! Io faccio i cash

Questo atteggiamento è diffuso e non si ferma solo a Rocco, Belen e altri personaggi famosi. Ci sono i finti medici, finte nutrizioniste, finte cuoche, finte mamme e finti brand per prodotti o servizi che non promettono ciò che fanno.

La colpa è dell’utente? Fino ad un certo punto, perché chi vende questi prodotti fa leva su una problematica che l’utente ha, in genere la disperazione (esasperazione di un problema), come hanno fatto i maghi e cartomanti.

Solo che adesso, grazie al web, la professione non è truffatore o cartomante… è Marketer.

Anzi un top Affiliate che si vanta di guadagnare diversi “kappa*”.

Ne è pieno il web di prodotti di dubbia provenienza, di dubbia efficacia e servizi alquanto dubbi.

E top affiliate internazionali che stanno facendo passare l’idea che è un business come tanti e che ci si guadagna bene. Molto bene.

È vero che ci si guadagna, anche tantissimo, ma facendo cosa?

 

Perché sto scrivendo questo post?

Non perché sono un povero sfigato che non guadagna nulla con le Affiliazioni e si diverte a denigrare chi fa “diversi kappa*/day” alla prima occasione.

Non perché voglio che diffidate tali persone, non perché non dovete credere che chi dice di fare “diversi kappa*” vi stia mentendo, non per dirvi cosa è giusto e cosa è sbagliato (siete grandi, lo sapete) e neanche per dirvi di avere paura che Rocco vi inc***!

Scrivo questo post per dirvi che grazie agli strumenti che abbiamo a disposizione noi marketers possiamo fare tanto (sia bene che male), possiamo rovinarci e rovinare delle persone, possiamo anche fare dei soldi… ma a che prezzo?

Vi parlo per esperienza (e anche perché è il mio lavoro) è possibile guadagnare con le affiliazioni con prodotti/servizi validi, è più difficile ma si fanno lo stesso diversi “kappa*/day” – credetemi è più gratificante e soprattutto non temiamo che arrivi Rocco con strane intenzioni!

 

Come faccio a sapere se un prodotto/servizio che voglio promuovere è valido?

Prima di promuovere qualsiasi prodotto/servizio provalo prima tu, se lo riterrai valido anche per altre persone allora promuovilo!

PS: E occhio a non mettere parole in bocca a persone note o persone che non esistono 😉 gli utenti ci credono, come hanno creduto a Wanna, Stefania e il santone brasiliano.

 

Video completo del servizio “Ma veramente Rocco ce l’aveva piccolo?”

Rocco Siffredi - Le Iene

 

Considerazioni

Programma TV “Le Iene“, a mio avviso, i servizi lasciano il tempo che trovano però riescono a far emergere una problematica, ed è buono discuterne su luoghi più opportuni dove ci sono gli addetti ai lavori.

Il prodotto, in genere facciamo una grande distinzione “prodotto white” e “prodotti black” secondo me non è tanto un problema di prodotto ma come lo si reclamizza. In genere diciamo che è “black” quando non si può promuovere senza cloaker (ma non è un problema del prodotto in se, è della fonte di traffico che non accetta quel prodotto!) – la verità è che se un prodotto non serve a nulla… non serve a nulla! Non perchè è black! Per vendere un prodotto, si creano storie inventate, personaggi fantastici o reali (Belen e Rocco sono i preferiti) siti simili a testate giornalistiche, cloaker, account fasulli, whois superprivacy ecc.. questi sono metodi black, e rimangono tali anche se voglio vendere a tutti i costi lo zucchero a velo della Paneangeli su Facebook e Facebook mi blocca le ads perchè il prodotto somiglia ad uno stupefacente! (esempio assurdo ma rende l’idea)

Dalla discussione è emerso che Rocco vende dei prodotti con la sua immagine (non a sua insaputa), probabilmente vorrà trarci profitto anche lui, vista la richiesta di mercato. Quindi anche Rocco promuove la sua crema: ok, se non serve a nulla è comunque una porcheria, a prescindere che sia sua o no. Però se utilizza la sua immagine è lui responsabile della sua testimonianza. Ma se un altro promuove una crema, fosse stata anche la sua, con un utilizzo improprio dell’immagine di Rocco, non autorizzata, e dei testi inventati comunque è una promozione che rasenta la truffa.

Capisco che utilizzare certi angles, testimonial e fonti di traffico fa registrare ROI assurdi ma la questione è questa (a prescindere dal prodotto): è più importante il profitto a discapito dell’utente o è più importante il profitto a seguito di un lavoro fatto bene? Dove fatto bene intendo: prodotto/servizio che riteniamo valido + metodi promozionali consentiti + canali promozionali consentiti e nel pieno rispetto dell’utente. La discussione completa è a questo link

 

Ma cosa succede se il testimonial famoso denuncia chi sta facendo uso improprio della sua immagine?

La colpa è degli altri e perfino dell’utente che ci crede. Eh si perchè quando questi “fenomeni” vengono smascherati pensano di aver fatto un burla, una cazzata, per fare qualche soldo. In realtà, posso assicurarvi che queste persone sanno bene cosa stanno facendo, non sono così stupidi come vogliono far sembrare. Probabilmente in questo momento stanno sorridendo, leggendo questo articolo.

Il desiderio di guadagnare soldi e dimostrare di avercela fatta partendo da zero vale di più di uno, cento, kappa* utenti truffati!

 

*=kappa sono unità di misura utilizzati nell’Affiliate Marketing. 1k=1000 la valuta varia in base ai paesi (€, USD, £, Y, ecc..)

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